«Restauri sulla facciata e sui mosaici»

L’architetto Piana: «Dobbiamo risolvere alcuni inevitabili problemi statici, interverremo anche nel transetto destro»
Interpress/Gf.Tagliapietra. 12.04.2016.- Lavori di ristrutturazione in Basilica di San Marco.
Interpress/Gf.Tagliapietra. 12.04.2016.- Lavori di ristrutturazione in Basilica di San Marco.

Il cantiere-San Marco che non si ferma mai. È quello dei lavori di manutenzione e di restauro della Basilica, ora affidati all’architetto Mario Piana, ordinario di Restauro all’Iuav, che ha da pochi mesi raccolto il testimone come proto della chiesa marciana dall’architetto Ettore Vio. E il prossimo cantiere che sta prendendo il via in questi giorni con l’installazione dei ponteggi è quello che riguarda la facciata della Basilica che dà sulla Piazzetta San Marco. «Interverremo sulla facciata superiore», spiega l’architetto Piana, «risolvendo anche alcuni problemi statici che riguardano le cuspidi. Rappresenta l’ultimo tratto di facciata della Basilica che non è stato ancora restaurato. Il restauro del primo tratto l’avevo già seguito io nel 1980, quando lavoravo ancora in Soprintendenza».

Ma anche all’interno della Basilica si continua a intervenire, anche per i problemi di statica che alcune delle sue parti inevitabilmente presentano con il passare del tempo.

«La situazione forse più delicata» spiega ancora il proto di San Marco «è quella che riguarda il braccio destro del transetto, che ha registrato i primi cedimenti sin dal Quattrocento, ma la cui situazione è sempre stata tenuta sotto controllo. Si registrano però fratture tra i mosaici, comunque puntellati, ma ora è arrivato il momento di intervenire».

Per sua fortuna, la manutenzione e il restauro di San Marco si autofinanziano, grazie ai proventi dei biglietti venduti per l’ingresso al Tesoro, per la Pala d’Oro e anche per l’ingresso al Campanile. «Da tempo la Procuratoria e la Basilica non possono più contare su finanziamenti pubblici per i restauri» spiega ancora l’architetto Piana «ma grazie agli introiti dei biglietti, riusciamo comunque a disporre delle risorse necessarie per gli interventi».

Impiegati anche all’esterno, come avverrà presto anche per l’ex convento di Sant’Apollonia, ora sede del Museo Diocesano. «Qui interverremo per realizzare una nuova vasca idraulica» spiega ancora l’architetto Piana «che metta al riparo l’intero edificio e non solo il chiostro, dalle acque alte, visto che siamo nel punto più basso della città. Qui tra l’altro è possibile che possa trovare sede anche il Museo della Fabbrica di San Marco, a cui si sta pensando da tempo. È una delle ipotesi possibili».

Ma, tornando alla Basilica, altro problema è quello del microclima interno, in parte alterato dalla continua presenza dei turisti. «Il limite di trecento persone per volta come limite massimo in Basilica, ci aiuta» commenta ancora il proto di San Marco «ma si può pensare anche all’adozione di monitoraggi specifici per tenere sotto controllo la situazione».

Enrico Tantucci

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