Restauri e nuove acquisizioni nel futuro della casa di riposo
Inaugurata all’Antica Scuola dei Battuti la nuova residenza Giardino, struttura prefabbricata che ospiterà, assieme al piano terra del nucleo protetto, 48 ospiti non autosufficienti e servirà come sede di appoggio, a rotazione, per portare avanti il programma di restauri della Casa di riposo di Mestre che resterà in funzione un decennio per sopperire ai disagi dei cantieri programmati del valore di 13 milioni di euro, ha spiegato il presidente dell’ente, Aldo Mingati. Non solo restauri ma anche progetti di espansione che vanno a toccare non solo l’ex asilo, che sarà demolito, ma anche la vicina casa dell’ospitalità di via Spalti, che si vorrebbe acquisire per ampliare il concetto di centro servizi sociali.
La fondazione della Casa dell’ospitalità, spiega Mingati , si è detta disponibile a vendere l’edificio per 3 milioni di euro e la possibile trattativa coinvolge anche il socio unico di maggioranza, ovvero il Comune di Venezia. Prossima tappa dei restauri, la sistemazione della palazzina della portineria. Ma serve la certezza dei finanziamenti e questo ha sollecitato ieri Mingati, durante la inaugurazione della struttura, ai tecnici di Regione e Comune e al direttore generale dell’Asl 12, Giuseppe Dal Ben. Il dg si è detto disponibile discutere in sede di conferenza dei sindaci dell’azienda sanitaria, del ruolo della struttura come centro servizi accreditato nell’ambito del Piano che segue l’approvazione delle nuove schede ospedaliere. «Non saranno solo tagli, vedrete ma anche nuovi servizi», promette Dal Ben. E l’Antica scuola dei Battuti è tra gli enti dove si potrà spendere, in servizi sociosanitari, il nuovo buono comunale per l’assistenza domiciliare. I problemi nono mancano, primo tra tutti la necessità di velocizzare le autorizzazioni: per aprire la nuova struttura c’è voluto un anno dopo la fine dei lavori per il via libera definitivo. Mingati ha ribadito la volontà dell’Antica scuola dei Battuti, casa di riposo dal 1967 ma che tuffa le sue radici nella Confratenita del 1302, di rimanere in questo modo nel centro di Mestre. I 2.200 metri quadri di nuova residenza sono una novità anche nel metodo: la struttura prefabbricata era stata usata per il restauro del seminario patriarcale di Venezia e posizionata alla Punta della Salute. È stata smontata, trasportata e rimontata tra il corpo storico della casa di riposo e il complesso Turazza (l’ala nuova) sfruttando le possibilità offerte dalla legge 22 per il riammodernamento delle case di riposo e un finanziamento regionale di 2 milioni e 750 mila euro. Realisticamente, questa residenza (che è tutt’altro che un prefabbricato di vecchia concezione) rimarrà a svolgere il suo servizio per almeno dieci anni, in attesa che si concluda il progetto di rinnovamento degli edifici della casa di riposo. Roberto Volpe, presidente delle strutture Ipab del Veneto, ha caldeggiato la riconfermato dell’attuale Cda da parte del sindaco Orsoni.
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