Resta grave un marinaio intossicato

Aperta un’inchiesta per accertare le cause dell’incendio della nave Derin

CHIOGGIA. Aperta un’inchiesta per accertare le cause dell’incendio che si è sviluppato giovedì a bordo della nave mercantile Derin. È in corso in queste ore un’ispezione nei locali da parte di Spisal, vigili del fuoco e Capitaneria che dovranno accertare l’origine delle fiamme e di conseguenza se esistano delle responsabilità.

Ieri sono state dimesse sette delle nove persone (otto marinai e un vigile del fuoco) rimaste ferite nell’incendio, trasportate in Pronto soccorso per le intossicazioni dovute al fumo respirato e per le ustioni rimediate nel tentativo di spegnere le fiamme. Uno di loro, in condizioni più gravi, alle 15 di giovedì è stato trasferito in elicottero all’Angelo di Mestre dove si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata. Gli altri otto sono rimasti in osservazione qualche ora. Sette sono stati dimessi ieri, uno invece è rimasto ricoverato in Rianimazione per ulteriori accertamenti. L’incendio si è sviluppato dalla sala macchine del mercantile turco. L’inchiesta farà luce sulle origini. Sul posto sono accorsi in forze i vigili del fuoco e due motovedette della Capitaneria. I feriti sono stati trasportati con due ambulanze che facevano la spola con l’ospedale. Per il Pronto soccorso giovedì è stata una giornata di super lavoro. In poche ore si sono verificati due grossi incidenti sul ponte translagunare, che hanno provocato alcuni feriti, e l’incendio.

«Il nostro Pronto soccorso ha saputo gestire tutte le emergenze», spiega il direttore generale dell’Asl 14, Giuseppe Dal Ben, «grazie all’impegno di tutti i sanitari in turno e di quelli provenienti da altri reparti e richiamati in servizio. Grazie a tutti».

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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