Resistenza e Calvino i temi più gettonati
VENEZIA. «Attuale, senza retorica, interessante, impegnativa». I maturandi hanno definito così la prima prova dell’esame di Stato. Attendevano la traccia sull’Expo; sono arrivati Calvino, la Resistenza, Malala, la giovane pakistana premio Nobel per la Pace; i saggi brevi sulla letteratura, l’immigrazione, le sfide del XXI secolo, lo sviluppo tecnologico. Tra i primi a uscire, al liceo artistico, Mattia Lazzarato di Mestre. Quattro ore di tensione poi un sorriso: «Paura? Tanta ed è solo l’inizio. Ho scelto quello tecnico-scientifico sulla tecnologia in evoluzione. La tematica mi appartiene, giovani e tecnologia vanno a braccetto. Mi iscriverò allo Iuav».
Pochi minuti dopo lo raggiunge Riccardo Volpe di Dolo: «Ho optato per il saggio breve artistico-letterario. I miei studi futuri: design, Venezia o Torino, Iuav o Politecnico?». Niente incertezze per Piero Bigatello di Dolo: «Calvino. Mi iscriverò ad Architettura, ora vorrei concedermi una vacanza nei paesi nordici. Conosco l’inglese e l’olandese, la lingua di mia madre». Elena Busato di Favaro è andata spedita sulla traccia storica: «Ho scelto la Resistenza, la storia è la mia passione ed è dovere dei giovani ricordare il passato. Studi fituri? Vorrei rimanere a contatto con il mondo dell’arte». Manuela Rivecchio di Mira ha scelto il saggio breve, la tecnologia: «È impressionante vedere bambini che non sanno né leggere né scrivere usare lo smartphone e genitori che passano il tempo con i tablet e non con i figli. Ci vuole moderazione, a casa io non ho nemmeno la connessione internet. Mi iscriverò a Teologia a Padova».
Alice Vanin di Mogliano Veneto ha puntato sulla traccia della tecnologia: «Ci condiziona la vita», osserva critica, «ci limita la libertà». Anderson Caetano di Mirano: «Sono nato in Italia e la mia famiglia è angolana. Il mio pensiero è andato a Malala che ha lottato per il diritto allo studio dei bambini. È quello che ho vissuto io, mi sono sentito coinvolto. Bisogna avere coscienza di essere dei privilegiati e pensare a chi è meno fortunato. Continuerò gli studi a Torino e lavorerò». La prima ad uscire nel vicino liceo classico Marco Polo è Nabila Elashker di Marghera, cinque ore di svolgimento: «Calvino. Questa notte ero disperata. Mi sono svegliata alle 6,30. Domani sarà peggio. Mi iscriverò a lingue orientali».
Subito dopo escono le veneziane Sara Renno, Beatrice Corbetti e Orsola Martini. Un abbraccio liberatorio, un pensiero al futuro e alle vacanze. Novità al liceo classico Foscarini. Il vicepreside Federico Andreolo ricorda: «Abbiamo sei classi di maturandi. Si diplomeranno i primi studenti di tre classi a indirizzo europeo». Nel pomeriggio, una breve pausa prima della seconda prova d’esame.
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