Requisite le bevande alla festa di Aqualandia

Jesolo. Perquisiti all’ingresso gli zainetti dei ragazzi, la protesta dei genitori Il gestore Pareschi: «Regolamento chiaro, dobbiamo garantire la sicurezza»

JESOLO. Niente bevande dall’esterno, fermati i ragazzi con lattine e bottiglie negli zaini. In occasione del “Water Love Festival” di domenica sono arrivate 2500 persone e gli addetti alla sicurezza hanno fermato i ragazzi facendo loro aprire anche gli zaini per requisire lattine, bottiglie e bibite in genere. Le famiglie si sono ribellate: «Non è giusto che dei buttafuori frughino negli zaini dei nostri ragazzi. Secondo noi non volevano che si portassero da bere a casa per risparmiare, volevano costringerli a consumare e a spendere nei bar interni. Adesso esigiamo quanto meno delle spiegazioni per non dire altro».

Da Aqualandia arriva la precisazione che era stato stabilito e comunicato fin dall’inizio il divieto ai partecipanti di introdurre bibite, alcolici e qualunque tipo di liquido. «Su questo legittimo divieto», dice il titolare Luciano Pareschi, «avevamo informato i ragazzi attraverso internet, i biglietti e gli inviti, ed era esposto un cartello all’ingresso che avvisava tutti mettendoli nella libera e cosciente condizione di decidere se partecipare o no alla festa. I controlli sono avvenuti attraverso il servizio di sicurezza interno che chiedeva ai ragazzi di mostrare il contenuto di zaini e borse, impedendo l’ingresso di qualunque bottiglia, lattina e liquido introdotto nel parco».

Un po’ come in aeroporto quando ai controlli bisogna lasciare sui carrelli quanto non può salire in aereo o negli stadi di calcio. E, infatti, le bibite sono state lasciate all’esterno, consentendo di riprenderle eventualmente all’uscita, anche se non risulta che molti lo abbiano fatto. Qualcuno le ha gettate direttamente nei cestini prima di entrare.

«Abbiamo un senso di responsabilità», aggiunge Pareschi, «verso i genitori e le famiglie che ci affidano i loro ragazzi per una giornata di sano divertimento che non deve trasformarsi in tragedia. Infatti se sono i bar e i ristoranti di Aqualandia a somministrare gli alcolici, possiamo controllare che non vengano dati a minori dell’età consentita e, grazie a un braccialetto fatto indossare all’ingresso ai maggiorenni, il numero di drink somministrati a ogni ragazzo, potendo così capire il suo grado di lucidità e controllare quanto ha bevuto per decidere in caso di non dargli più alcool. Avendo a che fare con divertimento su scivoli e strutture acquatiche siamo molto attenti agli effetti dell’alcol, che può provocare improvvisi blocchi alla digestione, malori che in acqua possono essere fatali e possibile causa di annegamento».

«In secondo luogo», continua, «da anni impediamo l'introduzione di bottiglie e bicchieri di vetro che, rompendosi, possono ferire i nostri ospiti che camminano a piedi nudi o con le ciabatte. Tutti i bar e ristoranti avevano inoltre ricevuto l’indicazione della direzione di dare da bere acqua naturale gratuita ai ragazzi che lo avessero chiesto, mentre i bagni e le docce interni alla struttura erogano acqua potabile».

Giovanni Cagnassi

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