Reportage dal degrado di Mestre: i disperati “riaprono” via della Pila

MESTRE. Biciclette in perfetto stato, sicuramente rubate, parcheggiate sulle scale che portano ad un parcheggio interrato, chiuso da anni, perché allagato. E sulle rampe si intuisce che qualcuno qui ha passato anche la notte. Reti di sicurezza che dovevano chiudere l’accesso che sono state tagliate, riaprendo l’accesso alla parte sottostante del cavalcavia di Mestre. Siamo in via della Pila, vicino a via dell’Elettricità, non lontano dalla sede dell’Inps. Area al confine tra Marghera e Mestre, tra le meno sicure della città e che è tornata con l’arrivo della bella stagione ad ospitare i bivacchi di sbandati e senza fissa dimora, in particolare gruppi di mendicanti professionisti dalla Romania, ma anche altre persone dell’Est Europa. Ieri il nostro fotografo ha documentato il ritorno dei bivacchi in via della Pila, tra Mestre e Marghera e mentre scattava, due uomini lo hanno allontanato in malo modo.
La notizia del ritorno dei bivacchi in via della Pila non ha colto di sorpresa la Polizia municipale di Mestre e gli uomini del servizio Oculus, il programma di rigenerazione urbana della polizia locale che ha preso il via nel 2011 e che sta monitorando in città 85 tra edifici, plessi, aree verdi a rischio per degrado e spaccio di droga che vengono costantemente monitorati dal Servizio Sicurezza urbana della Polizia Municipale. Si interviene periodicamente per murare edifici, chiudere le aree all’accesso o organizzare demolizioni, spesso in collaborazione con i privati come è accaduto per il palazzo della Vempa in Rampa Cavalcavia, che da alcune settimane non esiste più.
In via della Pila, tra il 2013 e il 2014, gli sgomberi sono stati numerosi e poi erano arrivate le reti di sicurezza per chiudere l’area. Un anno dopo, riecco i bivacchi, in particolare di mendicanti, con tappeti e materassi per terra sotto le campate del cavalcavia. Le segnalazioni alla polizia municipale sono già arrivate, si sta valutando come intervenire in queste ore. Nel frattempo via della Pila si riconferma zona centrale del degrado cittadino, rendendo questa zona poco illuminata, specie di sera, davvero poco sicura.
Dalla polizia municipale assicurano che nelle prossime ore ci saranno i primi interventi per allontanare queste persone ma la “battaglia” è una lotta costosa e spesso destinata a proseguire all’insegna dello sfinimento: accattoni e balordi allontanati finiscono per spostarsi in altre zone, vengono fatti oggetti di verbali con sanzioni che praticamente mai vengono pagati e al Comune spetta il costo della rimozione delle sporcizie lasciate nei luoghi sgomberati, dove ai rifiuti si uniscono spesso anche oggetti e mezzi rubati. Sotto via della Pila si trovano biciclette nuove o recenti, quasi sicuramente rubate ma anche qualche vecchio televisore.
Con il ritorno della bella stagione il problema degli accattoni è tornato a farsi sentire anche nella zona tra Corso del Popolo e via Torino dove vengono segnalati gruppi che stazionano qui all’aperto anche nei dintorni del nuovo Interspar, oppure ci sono gli accessi illegali segnalati in via Ospedale dentro l’ex ufficio filtro dell’Asl, venduto assieme al complesso dell’ex Umberto I. I residenti della zona mal sopportano queste presenze e preferirebbero che la struttura venisse usata dal Comune come centro di accoglienza per profughi. Una proposta caduta nel dimenticatoio, in questa lunga campagna elettorale.
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