Renzi: «Escludere da patto Ue investimenti in digitale»
VENEZIA. «Ogni singolo euro investito in infrastutture digitali va escluso» dal Patto di stabilità Ue. Lo ha affermato il premier Matteo Renzi al Digital Venice.
«In questo momento le idee salveranno l'Europa e non le limitazioni. L'Europa deve essere lo spazio della libertà, dobbiamo rendere più bella la globalizzazione. Se invece parliamo solo di limiti, di vincoli e di dossier burocratici che dividono i paesi perdiamo un'opportunità», ha detto Renzi nel corso del suo intervento, dicendosi soddisfatto che il primo evento del semestre di presidenza italiana sia stato incentrato sul settore delle tecnologie e innovazioni e non sia stato una kermesse meramente politica. «Questo è un vertice di ascolto» per l'Italia, anticipa il presidente del Consiglio prima di iniziare il suo intervento al Digital Venice, alla presenza, tra gli altri del commissario Ue per l'Agenda Digitale Neelie Kroes di rappresentanti di diverse aziende straniere, e annunciando, per ottobre, «un vertice strategico» organizzato dall'Italia sull'Information and Communication Tecnology (Ict). «Senza il supporto dell'Ict è impossibile usare la democrazia oggi in Europa. Il processo» di democratizzazione in Ue «sarà possibile solo se l'Information and Communication Tecnology supporterà con piattaforme di 'open data, open government' questo processo».
Poi i giornalisti hanno incalzato il premier anche sui temi dell’attuailità politica. «La riforma del Senato forse per voi è normale, ma per la politica in Italia è una rivoluzione», ha detto. E per Venezia ha fatto gli auguri al commissario Zappalorto; «Lo attende un impegno significativo nei prossimi mesi per sistemare la città» in vista delle elezioni».
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