«Renderemo impossibili altri incidenti»

Il camping farà cambiare gli innesti di cloro e acido solforico della piscina il cui “mix” ha causato il ricovero di 9 persone
Di Francesco Macaluso
SCATTOLIN - DINO TOMMASELLA - CAVALLINO - CAMPING GRAN PARADISO - IL LOCALE MACCHINE DOVE è AVVENUTA L'ESALAZIONE
SCATTOLIN - DINO TOMMASELLA - CAVALLINO - CAMPING GRAN PARADISO - IL LOCALE MACCHINE DOVE è AVVENUTA L'ESALAZIONE

CAVALLINO. «Renderemo meccanicamente differenti gli innesti del cloro e dell'acido solforico in modo da scongiurare definitivamente questo tragici errori che possono costare la vita alle persone». Rientrata l'emergenza al camping Garden Paradiso: da ieri mattina la piscina è già agibile. È tornata alla normalità la struttura ricettiva a 4 stelle al civico 55 di via Francesco Baracca a Cavallino-Treporti, da dove giovedì mattina è fuoriuscita la nube tossica al cloro per un errore di ricarica dei disinfettanti della piscina causando l'intossicazione ed il ricovero di nove persone, tra personale e turisti, fortunatamente già tutti dimessi dall’ospedale.

Lo conferma il direttore Alfio Zamuner che ieri mattina ha ricevuto da Asl 12 ed Arpav il nulla osta per la balneazione potendo riconsegnare alla completa efficienza il servizio piscina ai 3.450 ospiti presenti nel camping.

«Con la ditta di Albignasego che ci fornisce i prodotti di mantenimento della piscina», continua il direttore Zamuner, «abbiamo deciso di far modificare definitivamente i bocchettoni d'innesto alle cisterne del cloro e dell'acido solforico della piscina in modo che in caso di errore non siano compatibili e sia impossibile lo sversamento erroneo. Si tratta di una spesa che facciamo volentieri per scongiurare in modo definitivo questa tragica evenienza. Nonostante la differenza fosse chiaramente segnalata, questo episodio ci ha dimostrato che l'errore, per diversi motivi, può sempre capitare».

«L'autista che ha sbagliato l'innesto», racconta il direttore, «era costernato e non sapeva più cosa dire. Nonostante avesse inalato anche lui la nube tossica, giovedì è rimasto tutto il pomeriggio a seguire personalmente le operazioni di bonifica e ricarica delle cisterne che ci hanno permesso di riaprire la piscina in tempi record verificando tutti i parametri di sicurezza e salubrità delle acque. Si tratta di un tecnico esperto che da molti anni fa questo mestiere e che ha potuto sbagliare per una manovra compiuta all'ultimo momento col camion che lo ha distratto dal lavoro che stava facendo. Ciò dimostra che a tutti può capitare ma che noi dobbiamo fare in modo che addirittura non sia più possibile che accada un incidente del genere».

«Ringrazio i tecnici di Asl 12 ed Arpav», conclude Zamuner, «e tutte le autorità intervenute per l'assistenza e la celerità delle risposte e delle analisi che ci hanno permesso di riaprire in 24 ore la piscina. L'ultimo nulla osta alla balneazione ci è arrivato ieri mattina dall'Arpav che ha compiuto le analisi chimiche dell'acqua. Dai nostri ospiti sono arrivati i complimenti a tutto lo staff del camping che è riuscito, di fronte ad un pericolo di questo genere, a far sgomberare velocemente l'area senza creare il panico e facendo mantenere la calma ai presenti». Soddisfazione per l'esito della vicenda è arrivata anche dal direttivo di Assocamping e dall'amministrazione comunale di Cavallino-Treporti.

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