Regolamento edilizio a rischio su fosse e affitti semestrali

Forzata la normativa per scoraggiare l’uso improprio, ma possibili ricorsi La grandezza minima consentita di un’abitazione passerà a 38 metri quadri  

È un corposo documento di oltre cento pagine la bozza del nuovo regolamento edilizio del Comune di Venezia - atteso da tempo dalle categorie oltre che dai cittadini - ma che, anche se dovrà raccogliere ancora le osservazioni degli interessati prima dell’approvazione definitiva in Consiglio comunale, rischia di sollevare un vespaio di problemi e forse di ricorsi.

I punti caldi riguardano in particolare l’«aggressione» agli alloggi turistici, sia obbligando i proprietari di essi a realizzare le fosse settiche - che a Venezia solo una minima parte dei cittadini possiede, nonostante la teorica obbligatorietà sancita dalla Legge Speciale, per la difficoltà o l’impossibilità a realizzarle - sia sancendo che non possano essere affittati se non per un minimo di sei mesi, ponendo anche qui paletti agli affitti brevi, tipici delle locazioni turistiche.

Punti “caldi” anche perché le locazioni turistiche non si configurano come attività imprenditoriali veri e proprie e non si capisce perciò a che titolo - come avviene già per bar e ristoranti - il Comune imponga a chi affitta un alloggio a questo scopo, la realizzazione della fossa settica, senza concedere quella deroga di cui possonoo usufruire invece i normali cittadini. se vi sono appunto problemi per realizzarla.

Quella di «colpire» gli alloggi turistici attraverso l’obbligatorietà della fossa settica, era un’idea che lo stesso sindaco Luigi Brugnaro aveva già espresso in qualche occasione, per cercare di mettere un freno alla loro continua crescita.

Ma si tratta di capire se questa modifica possa “reggere” di fronte a eventuali ricorsi già ventilati da proprietari di alloggi turistici.

Il nuovo regolamento edilizio non pone invece sostanziali modifiche per quanto riguarda le altezze minime all’interno delle abitazioni, che resta fissata in un minimo di 2,70 metri, ma riducibile 2,40 per i locali accessori e riducibile ulteriormente a 2 metri e 20 per i locali di servizio.

Per i locali di uso pubblico come negozi e uffici, l’altezza minima resta fissata in tre metri.

I piani terra adibiti ad abitazioni o negozi dovranno avere un’altezza di almeno un metro e 30 sul medio mare, anche se quelli più vecchi, costruiti prima del 1942, possono avere anche quote più basse.

Per quanto riguarda le superfici minime degli alloggi che il precedente regolamento edilizio del commissario straordinario Vittorio Zappalorto aveva portato a una misura non inferiore ai 28 metri quadri, il nuovo regolamento la eleva di dieci metri, portandola a 38 metri quadri come minimo, non consentendo la destinazione d’uso turistico ricettivo.

Oltre i due e fino ai quattro abitanti deve essere garantita una superficie abitabile di 14 metri per ognuno di essi. Gli alloggi, anche quelli riservati a bed & breakfasst devono avere una stanza di soggiorno non inferiore ai 14 metri quadri e una cucina non inferiore ai 9 metri. La camera da letto deve essere di almeno 9 metri quadri per una persona e di almeno 14 metri per due. —

Enrico Tantucci

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