Regata storica, il gigante D'Este batte i Vignotto
VENEZIA. La festa del remo. E della più autentica tradizione veneziana. Nel mezzo dei suoi problemi, tra lo scandalo Mose, le navi a San Marco, il calo degli abitanti e l’assalto del turismo, l’ex Serenissima riscopre la sua vocazione. La cultura del remo, le barche e l’arte degli ingegneri della Repubblica, che all’Arsenale costruivano una nave da guerra in un giorno. Il legame con l’acqua e con la propria storia, la voglia di rilancio oppressa dall’assalto degli speculatori e a volte dalla mancanza di coraggio. Regata Storica 2014.
Ecco il liveblog della Regata Storica con tutti gli aggiornamenti
La protesta dei dipendenti comunali. La Regata della protesta. Sport e tradizione si incrociano oggi con l’attualità, e con una città assediata dai problemi. La sfida dei gondolini, il corteo storico e la sfilata delle società sportive. Ma anche la manifestazione dei dipendenti comunali. I vigili urbani sono stati precettati per ragioni di sicurezza, i dipendenti dell’Ufficio regate assicureranno lo svolgimento delle gare pur dopo il taglio del loro progetto speciale.
No grandi navi. Protesta dei comunali. Ma anche del fronte, sempre più largo, che si oppone al transito delle grandi navi in laguna. Una protesta con sorpresa è prevista da parte di un neonato comitato che si chiama «Laguna è Venezia». Striscioni per ricordare che non si protegge Venezia distruggendo la laguna. Protesta infine anche da parte dei regatanti. L’altro giorno alla benedizione dei gondolini hanno messo i gondolini di poppa, per non esporre il nuovo sponsor, che compare per la prima volta a prua delle imbarcazioni, uguale per tutti. «Ci avevano promesso premi aggiuntivi che non sono arrivati», dicono. Restano gli sponsor singoli, ben visibili sulla maglietta dei vari equipaggi. Una festa tra le polemiche, dunque.
Il programma della manifestazione. Nutrito il progamma della manifestazione, che avrà inizio alle 16 con il corteo storico. Dieci bissone guidate da Serenissima e Dogaressa e dietro il corteo sportivo, con le ammiraglie della voga veneta, la disdotona della Querini, unica gondola al mondo con 18 remi costruita dallo scomparso maestro d’ascia Nino Giuponi. E poi la quatordesona della Voga veneta Mestre, la dodesona della Bucintoro, la diesona della Settemari. E sandoli, caorline, mascarete e pupparini, alcuni anche molto antichi restaurati dall’associazione Arzanà. Le gare cominceranno alle 16.50 con la sfida dei pupparini giovanissimi a due remi. Apertura con le sfide dei “minicampioni”, schie e maciarele a cura del coordinamento delle remiere. Trentotto equipaggi e 76 atleti dai 5 ai 14 anni.
Alle 17.10 è prevista la regata delle donne su mascarete a due remi, alle 17.40 le caorline a sei remi per la sfida dei sestieri, abbinate con località e società remiere. Infine alle 18.10 la gara più attesa, quella dei gondolini a due remi. Le formula uno della voga, varianti più leggere e veloci della gondola dove si misureranno i campionissimi. Con l’ormai ventennale sfida tra i cugini Vignotto e Giampaolo D’Este. Vignotto che inseguono il record di 13 vittorie e bandiere rosse, a una sola lunghezza dal primati di Ciaci e Strigheta. Tra caorline e gondolini anche la decima edizione della regata dei galeoni dell’Università. Qui ha sempre vinto Venezia, con equipaggio di studenti di Ca’ Foscari e Iuav.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia