Regata Storica, clamoroso: D’Este e Rudi Vignotto vogheranno insieme
VENEZIA. Fino a ieri erano il diavolo e l’acqua santa. Tifoserie in armi, una contro l’altra. Veleni durati un quarto di secolo. Denunce ed esposti, proteste e agonismo. Dal punto di vista sportivo sono i simboli della voga veneta. Adesso il sogno degli appassionati potrebbe avverarsi. Rudi Vignotto da Sant’Erasmo e Giampaolo D’Este da Burano vogheranno assieme in gondolino. Non è ufficiale, ma pare che la prima uscita della nuova coppia sia programmata già per stamattina, con la benedizione del nuovo sponsor Alilaguna. In nome dello sport, i due campioni hanno messo da parte antiche rivalità e si sono dati la mano. Insieme, rappresentano una delle realtà più forti della voga alla veneta. Un modo anche per rilanciarnme l’immagine, dopk un declino che dura da anni.
A dare il via all’impossibile alleanza il ritiro inaspettato di Igor Vignotto. Con Rudi ha vinto 15 Regate Storiche nei gondolini, più di tutti nella storia. Problemi cardiaci e il consiglio degli specialisti: niente più gare. Igor l’ha presa male. Un grande campione che ha dato la vita per la voga. Non ha preso bene nemmeno l’avvicinamento dei due ex nemici. Ma adesso sorride, in nome dello sport.
Intanto la nuova coppia è ormai realtà. Un poppiere come ce ne sono pochissimi in circolazione, Rudi. Capace di vincere anche la regata a un remo di Murano su gondole. Giampaolo D’Este, dopo aver fissato i record nelle vittorie a un remo di Murano e nelle gondole al Redentore aveva deciso di ritirarsi insieme al compagno Ivo Redolfi Tezzat, due anni fa. Protesta contro i giudici che li avevano squalificati per «scorrettezze» in Canal Grande. Due anni di Dominio dei due Vignotto. Poi la tegola del ritiro di Igor.
La voga rischiava di rimanere senza protagonisti, i vincitori (a fasi alterne) delle Regate Storiche degli ultimi 26 anni. Invece Rudi e Giampaolo vogheranno insieme, a contrastare gli astri nascenti Jacopo e Mattia Colombi.
I tifosi ancora non lo sanno, e dovranno riporre polemiche e ascia di guerra. In nome dello sport. —
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