Regata Storica 2024: ecco tutti i risultati
Gli atleti e le atlete si preparano, in tutto sono ben 150, qualcuno agli esordi altri con anni di regate e vittorie alle spalle

Ad aprire le celebrazioni della Regata Storica il tradizionale corteo lungo il Canal Grande dove imbarcazioni storiche sfilano facendo il loro ingresso in città.
A corteo storico finito, la gara ha inizio: gli atleti e le atlete si preparano, in tutto sono ben 150, qualcuno agli esordi altri con anni di regate e vittorie alle spalle, tutti accomunati dalla passione per la voga alla veneta, dal desiderio di portare avanti la tradizione.
Schie e Maciarele

Hanno vogato mettendoci tutta la passione e l’energia della loro giovane età, per qualcuno era la primissima Storica, per altri un ritorno, sempre emozionante. Alle 16 è iniziata la regata delle Schie e Maciarele, per i ragazzi e ragazze fino ai 14 anni. A strappare la bandiera rossa per la categoria Schie - fino ai 10 anni, con percorso da Rialto a Ca’ Foscari - sono stati Emilio Smerghetto e Simone Scarpi, della remiera di Cavallino. «Sono orgogliosa delle nostre remiere e dei nostri bambini» ha commentato la sindaca di Cavallino-Treporti, Roberta Nesto.
Per la categoria Maciarele junior - fino ai 12 anni, con percorso da San Stae a Ca’ Foscari - sono stati Ian Spinazzi e Demetrio Sartori, della canottieri Querini.
Per la categoria Maciarele senior - fino ai 14, con percorso da Punta della Dogana a Ca’ Foscari - sono stati Diego Castelli e Cristiano Perileri sulla mascareta rossa. «Mi sono allenato tutta l’estate» commenta ancora con il fiatone Castelli, «abbiamo visto che la barca di murano ci voleva seguire ma la regola dice che non puoi superare dall’interno e ho cercato di chiudere, abbiamo vinto per poco ma abbiamo vinto. Un’emozione grande, come vincere un campionato».
Giovanissime

Per la prima volta nella storia della Regata Storica, hanno gareggiato anche le Giovanissime, le ragazze dai 14 ai 19 anni, fino a quest’anno tagliate fuori dalle competizioni. Poi, da una di loro, la richiesta tramite una lettera al consigliere Giovanni Giusto di poter partecipare, di vedere la parità di genere anche nel mondo della voga alla veneta veneziana. Otto gli equipaggi in gara, sedici le regatanti, un percorso che va dai Giardini Napoleonici a Ca’ Foscari e una sfida all’ultimo remo, con tutta l’energia dei loro 15,16,18 anni. A portare a casa la bandiera rossa è stata la coppia formata dalle gemelle Teresa e Angela Pinzan, sulla mascareta bianca. Un vero e proprio testa a testa fino all’ultimo con il celeste di Giulia Sarto e Giulia Spolaor, entrambe coppie favorite visti i brillanti risultati durante la stagione remiera. Emozionatissime le sorelle Pinzan. «Dedichiamo la vittoria ai nostri allenatori, soprattutto Antonio Ravagnan che ci ha migliorato la tecnica e Francesco Zoccheddu. Abbiamo iniziato seriamente da gennaio, ci abbiamo messo il cuore» commentano tra le lacrime di gioia.
Giovanissimi

Ce l’hanno fatta, Samuele Smerghetto e Alessandro Nardin, la coppia di Sant’Erasmo sul pupparino celeste, a portare a casa la bandiera rossa. Da anni davano filo da torcere agli altri regatanti e senza i loro storici rivali, Pecoraro e Nordio, vincitori lo scorso anno nei Giovanissimi, hanno conquistato il primo posto.Bandiera blu per l’arancio con Nicolò Padoan e Andrea Rendine. Qualche problema ha interessato il verde, con uno dei due giovani finito in acqua, e il pupparino viola squalificato per una correttezza nei loro confronti. Tuttavia, Leonardo Rizzi e Riccardo Vorano non hanno mollato e hanno proseguito la gara. «Siamo stati sfortunati con le onde l’anno scorso, quest’anno siamo venuti con l’obiettivo di salire sul palco con la bandiera rossa» hanno commentato i vincitori.
Caorline

Regata mozzafiato quella delle caorline a sei remi, non più rappresentative dei sestieri come una volta, la sfida ha visto partecipare le isole e il litorale. Favorita fin dall’inizio, dopo aver conquistato il miglior tempo alle eliminatorie, la caorlina celeste di Murano ha fatto scintille, seminando tutte le altre fin dall’inizio, fino a ottenere la bandiera rossa. A bordo, i fratelli Roberto e Renato Busetto, con Nicolò Schiavon e Fabio Donà, e i giovani Mattia Baldin e Andrea Rosin. Al secondo posto la rossa del Lido, con Gianluigi e Nicolò Fongher, Nicola Massari, Marino Massari, Giuseppe Barichello e Cristiano Vianello.
«La voga è vita, essenza, rispetto. I ragazzini che iniziano a vogare imparano il rispetto per l’ambiente, andare in barca a remi significa essere sentinelle del moto ondoso» ha commentato un vincitore, con il fiato corto e l’emozione negli occhi.
Donne

Vittoria in famiglia per Luisella Schiavon - regina del remo e per 19 volte consecutive vincitrice della Regata di Murano - e Lara Vignotto, sulla mascarete arancio. La coppia formata da mamma e figlia si porta a casa la bandiera rossa. Una rivincita, visto che lo scorso anno non sono salite sul podio per pochi secondi.
«Per me questa è la vittoria più bella di tutta la mia carriera, la speravo e l’aspettavo, non perché è mia figlia ma se la merita» commenta Schiavon, con gli occhi lucidi. Questa è la sua settima vittoria alla Storica, ma la prima con la figlia, sorridente al suo fianco. «Dedico la vittoria a mio fratello e mio papà, che non si sono qualificati» dice la ragazza. L’allenatore più duro? «La mamma!» risponde senza esitare. Bandiera blu per Silvia Bon e Debora Scarpa, campionesse lo scorso anno. Al terzo posto, altrettante campionesse provette, Magda Tagliapietra e Romina Catanzaro. Regata, però, sotto il segno della sventura: Valentina Tosi e Giorgia Regazzi, sul viola, erano in quarta posizione quando hanno girato attorno alla boa sbagliata, perdendo tempo. Una volta accorte dell’errore, non hanno mollato e hanno proseguito nel percorso. Poco prima, dopo aver toccato altre tre imbarcazioni, Elena Almansi e Viola Ghigi, sul bianco, si sono dovute ritirare.
Università

Anche quest’anno non è mancata la Sfida remiera internazionale delle Università, a bordo dei galeoni a 8 remi. A vincerla, ancora una volta, le ragazze delle università veneziane, Ca’ Foscari e Iuav, stavolta con un equipaggio interamente al femminile. «Ringraziamo chi ha reso possibile questa sfida» ha commentato la rettrice Tiziana Lippiello, anche a nome del rettore dello Iuav Benno Albrecht.
Uomini

Una regata avvincente, metro su metro, quella dei pupparini a due remi, con il testa a testa tra Nicolò Trabuio e Mattia Zaniol sul marron e Mattia Colombi e Alvise D’Este sul verde, per portare a casa la bandiera rossa. Alla fine, i campioni sono Trabuio e Zaniol, che avevano già vinto lo scorso anno. In terza posizione il bianco, con Andrea Ortica e Jacopo Colombi. «Il primo pensiero è quello di essere riusciti a riconfermarci, quest’anno siamo partiti da favoriti, cambiava tutto» commentano i vincitori, che poi aggiungono: «Per quanto l’amministrazione faccia il possibile, quest’anno è stato improponibile, prendevamo acqua durante l’allenamento».
La regata storica nel foto servizio di Marta Buso






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