Regata, i cugini Vignotto grandi favoriti
Senza D’Este la gondola dei campioni di Sant’Erasmo non dovrebbe avere rivali. Domani il percorso torna all’antico
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 17.07.2016.- Regata Redentore Campioni su gondola a 2 remi, 1° class. Rosa Vignotto rudi e Igor.
Redentore, si torna all’antico. Archiviato in fretta l’esperimento del nuovo percorso – che aveva provocato l’anno scorso tre squalifiche, collisioni, polemiche furiose – la classica regata su gondole dei campioni ritrova il tracciato originario. Dalla chiesa del Redentore all’isola dell’Inceneritore, passando per Stucky e Sacca Fisola e ritorno. Regata spettacolare, dove i campioni si prendono le misure prima della grande sfida, la Regata Storica di settembre. I cugini Rudi e Igor Vignotto sono i favoriti, miglior tempo alle eliminatorie, insidiati appena da Andrea Bertoldini e Martino Vianello e dagli emergenti fratelli Colombi. Jacopo e Mattia, due giovani atleti del canottaggio che vogano anche con il galeone, si sono dati da un anno anche alla voga veneta. Jacopo voga con Andrea Ortica , Mattia con Alvise D’Este sul marron. Rientrano anche i fratelli Roberto e Renato Busetto, protagonisti della protesta sul pontile d’arrivo alla Giudecca per essere stati esclusi dalla gara dopo una collisione. Rientra anche il bravo Giuliano Pagan, pescivendolo di Cannaregio con la passione del remo, che stavolta ci prova con l’esperto Gaetano Bregantin, presidente dell’associazione dei regatanti della Storica.
Regata che rimanda alla tradizione più antica della voga. Quando a sfidarsi non erano soltanto i campioni in gondola. Ma anche i quartieri, le isole, le fazioni. Anni di rivalità anche violenta fra i buranelli, con i loro idoli Pippa e Verzotto, e i giudecchini, rappresentati da Saran e Panetti. Tifo sostenuto, migliaia di appassionati sulle rive. Città in festa con la gente sulle rive ad applaudire i suoi campioni. La regata del Redentore si chiamava allora «Regata della Birra», per via dello sponsor, la Dreher, che allora produceva nell’isola come molte altre industrie. Anni in cui la Giudecca era ancora l’isola operaia della laguna, con il suo grande Molino Stucky, il Fortuny, la Junghans, i cantieri navali Cnomv, Toffolo e Lucchese che davano lavoro a migliaia di operai, Poi è stata la volta della famiglia Crea, dei Ciaci, dei Fongher. In anni più recenti il dominio quasi assoluto di Giampaolo D’Este, gigante buranello che di regate del Redentore ne ha vinte 22. Si è ritirato lo scorso anno dopo aver quasi uguagliato il record di Ciaci come bandiere rosse vinte alla regata a un remo di Murano, 18. D’Este non parteciperà forse nemmeno alla Regata Storica, come già successo l’anno scorso. Lasciando così campo libero ai fortissimi cugini di Sant’Erasmo. Che vincendo nei gondolini, il 2 settembre, potrebbero balzare in testa all’albo d’oro con 15 vittorie, contro le 14 di Ciaci, Strigheta e Bepi Fongher. I più forti di sempre.
Intanto ci si misura sulle gondole per la sfida remiera del Redentore.
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