Referendum Venezia-Mestre, esposto del comitato contro Zappalorto

L’accusa verso il commissario e anche verso il sottosegretario Bressa è di aver giudicato inammissibile la consultazione per la separazione
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 03.06.2014.- Insediamento del commissario del comune di Venezia Prefetto di Trieste Vittorio Zappalorto.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 03.06.2014.- Insediamento del commissario del comune di Venezia Prefetto di Trieste Vittorio Zappalorto.

VENEZIA. Il Comitato Mestre-Venezia Due grandi città ha annunciato di aver depositato presso la Procura del tribunale di Venezia un esposto nei confronti del commissario prefettizio del Comune, Vittorio Zappalorto, e del sottosegretario agli Affari Regionali, Gianclaudio Bressa. Alla luce degli ultimi sviluppi sul referendum per la separazione di Mestre e Venezia, è stato depositato l'atto affinchè la Procura «effettui gli opportuni accertamenti e venga valutata la sussistenza di eventuali profili di penale rilevanza (in primis, il reato di abuso d'ufficio, previsto all'art. 323 del codice penale)» nei confronti di Zappalorto e Bressa. Soprattutto nei confronti del commissario, si evidenzia come «sin dal primo giorno del suo insediamento in Comune, il Commissario ha disorientato l'opinione pubblica e la politica locale, dichiarando che la Città metropolitana di Venezia andava attivata al più presto (pur in assenza di un sindaco eletto) e che il progetto di legge regionale per divisione del Comune di Venezia era inammissibile poichè in contrasto con la legge ordinaria che istituisce il nuovo ente locale (legge »Delrio«)». L'esposto evidenzia inoltre come «sia chiaro il tentativo di bloccare ogni azione democraticamente assunta ai sensi dell'art. 133, secondo comma della Costituzione, impedendo alla Regione (e al popolo) di legiferare in merito. Un attacco senza precedenti alle prerogative costituzionali attribuite agli enti locali e alle popolazioni residenti».

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