Referendum per la separazione giovedì saranno affissi i manifesti

Adempimento obbligatorio 45 giorni prima del voto: ma si resta in attesa del pronunciamento del Tar

VENEZIA. Referendum di separazione tra Mestre e Venezia: in attesa del pronunciamento del Tar (che tarda da settimane) da giovedì prossimo, subito dopo Ferragosto, in città saranno affissi i manifesti con l’annuncio, obbligatorio secondo le norme, dell’appuntamento con le urne. La legge impone di comunicare dal 45esimo giorno prima del voto che il 30 settembre i cittadini sono chiamati alle urne. Si entra di fatto nella fase pre-referendum anche se ancora non si sa come si esprimeranno i giudici amministrativi sul ricorso di Comune e Città metropolitana contro la delibera regionale che istituisce il referendum (il quinto) per dividere o meno il Comune di Venezia in due.

Nelle scorse ore gli uffici del Comune hanno prodotto due diversi manifesti.

Quello di convocazione dei comizi e il manifesto informativo sul referendum che mostra su una mappa del territorio comunale gli effetti della possibile scelta di dividere il Comune capoluogo in due. Contraddistinto dalla lettera A il Comune di Venezia, mentre la lettera B indica il Comune di Mestre. A fare da confine la linea di gronda lagunare, che divide acqua e terra.

In caso di vittoria della divisione, Porto Marghera e l’aeroporto Marco Polo saranno del nuovo Comune di Mestre. Tutte le zone umide della barena rientreranno invece nel Comune di Venezia. Il dibattito tra unionisti e separatisti è già entrato nel vivo ma la suddivisione, frutto della proposta regionale, ha tante curiosità da chiarire. Anche sui confini. L’area dei Pili (di proprietà di una delle società del sindaco) è proprio sul confine tra i due Comuni e se si realizzerà il palasport questo ricadrà sotto Venezia o sotto Mestre? Campalto, che si affaccia sulla laguna, perderà la gronda lagunare che finirà sotto Venezia? E ci saranno effetti separatori su San Giuliano? Questioni tutte da chiarire nel confronto tra opposti schieramenti, che attendono, come la politica, che il Tar del Veneto si esprima sulla ammissibilità del referendum voluto dalla Regione Veneto con la delibera numero 306 del 13 marzo 2018. Nell’attesa, il Comune rispetta i dettami di legge. I manifesti di convocazione alle urne per domenica 30 settembre 2018 riportano il quesito su cui si dovranno esprimere tutti i cittadini. «È lei favorevole alla suddivisione del Comune di Venezia nei due Comuni autonomi di Venezia e Mestre, come da progetto di legge di iniziativa popolare n. 8?».

Nelle 256 sezioni di voto (254 distribuite in città più le 2 negli ospedali) le attività inizieranno alle ore 16 di sabato 29 settembre e poi riprenderanno alle 6.30 di domenica 30 settembre 2018. Si voterà dalle 7 alle 23, presentandosi al seggio con un documento d’identità valido e la tessera elettorale. —


 

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