Referendum Mestre Venezia, Forza Italia contraria invita all'astensione

Lodi a Brugnaro, "la città cinque anni fa era sull'orlo del fallimento, l'abbiamo risollevata. Il mondo aggrega, non separa"
Presentazione lista candidati PDL all'hotel Ambasciatori, Mestre. Nella foto da sinistra: Michele Zuin, Eugenio Pasqual, Lorenza Lavini, Renato Brunetta e Roberto Ferrara.
Presentazione lista candidati PDL all'hotel Ambasciatori, Mestre. Nella foto da sinistra: Michele Zuin, Eugenio Pasqual, Lorenza Lavini, Renato Brunetta e Roberto Ferrara.

MESTRE-VENEZIA. Forza Italia si schiera per il No al Referendum di separazione Venezia - Mestre. Ecco il comunicato integrale firmato da Renato Brunetta, Michele Zuin e Michele Celeghin.

"Separare Venezia e Mestre è una follia: Venezia è Mestre e Mestre è Venezia pur nelle diverse specificità territoriali. Mentre il mondo aggrega, sviluppa, progetta il futuro in una logica di inclusione noi ragioniamo ancora, per la quinta volta, sul separare, sul dividere enti, economie, servizi, cittadini.

"Forza Italia è per la non partecipazione al voto, per il non voto ad un Referendum che farà spendere ancora soldi dei cittadini inutilmente, buttare risorse economiche che potrebbero essere impiegate in altre priorità. Il sindaco Brugnaro, sostenuto anche da Forza Italia, ha fatto un ottimo lavoro in questi anni, riqualificando intere aree degradate di Mestre, migliorando la sicurezza dei nostri quartieri, aumentando servizi e con essi posti di lavoro per i giovani.

"La ripresa di una Città che era sull'orlo del fallimento 5 anni fa, ricordiamolo, passa attraverso il lavoro quotidiano, il costruire relazioni tra la nostra gente, nella riscoperta del senso di appartenenza ad un territorio che va promosso, incentivato, valorizzato, non diviso! La stessa legge sulla costituzione delle Città Metropolitane va nella direzione opposta, quella cioè di aggregare il territorio per offrire così maggiori possibilità di sviluppo in termini economici, di sostenibilità e nella qualificazione dei servizi.

"Ecco che ora assisteremo all'ennesimo dispendio di danaro pubblico per celebrare un Referendum consultivo che pochi vogliono e che non raggiungerà il quorum per essere efficace. Forza Italia invita i propri elettori ad esprimere democraticamente il loro dissenso a queste politiche divisive attraverso il non voto, il primo dicembre 2019 verrà ricordato come il giorno dell'astensione. I cittadini, ne siamo certi, dimostreranno ancora una volta un grande senso di responsabilità anche perchè, in caso di separazione, le conseguenze economiche sarebbero devastanti, in primis per i residenti stessi".
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia