Redentore con lampi, tuoni e pioggerellina

I fuochi previsti anche con il maltempo, eccetto in caso di forte vento
Bacino di San Marco sulle 21 (foto Alberto Vitucci)
Bacino di San Marco sulle 21 (foto Alberto Vitucci)

VENEZIA. Il discorso del sindaco e del patriarca hanno inaugurato la festa del Redentore. Migliaia le persone che stanno arrivando e quelle che sono in barca in Bacino.

Foto Interpress
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Festa religiosa e pagana. Ringraziamento al Cristo Redentore per la fine della pestilenza dal 1575. E festa sull’acqua, con i fuochi d’artificio, le regate, i cibi della tradizione. Nonostante l’assalto del turismo e della speculazione - la “peste” degli anni Duemila - molto di autentico rimane nella “Notte famosissima”. La terza domenica di luglio è da quattro secoli e mezzo dedicata al ringraziamento. Il voto solenne per la fine della peste che fece decine di migliaia di vittime nella Venezia del Cinquecento. Con replica mezzo secolo più tardi, la peste del 1630 che diede il via alla costruzione della Basilica della Salute.

il sindaco (foto Interpress)
il sindaco (foto Interpress)


Si apre alle 19 di oggi con la benedizione del patriarca Francesco Moraglia il ponte votivo su barche, che collega la riva di Santo Spirito alle Zattere con il Redentore. 333 metri e una struttura modulare costruita da Insula. Si potrà raggiungere la Giudecca a piedi. Ponte aperto fino alla notte di domenica.

Foto Pendolini
Foto Pendolini



Spettacolo garantito, come da tradizione, per i fuochi d’artificio allestiti dalla ditta Parente di Rovigo. Dalle 23,30 quaranta minuti di spettacolo e luci, con i riflessi magici del bacino San Marco. Fuochi anche a Pellestrina e in terraferma, ad Asseggiano, Malcontenta e Favaro.



Anche quest’ anno l’area del Bacino vicina ai pontoni sarà divisa in settori. Tra San Giorgio, San Marco e la Punta della Dogana precedenza alle barche tipiche, a remi e a motore. Dietro, le barche da pesca e gli yacht, in fondo verso i Giardini, i Gran Turismo attesi anche dall’estuario.



Transenne sulle rive per impedire incidenti, varchi a numero chiuso in Piazza. E divieto agli esercizi pubblici di vendere bottiglie di vetro nela serata di sabato.



Bigoli in salsa, sarde in saor, anguria, anatra i cibi della tradizione. I veneziani li consumeranno in barca, sotto le luminarie. Oppure sulla riva della Giudecca, dove i posti sono già esauriti, con tavoli e sedie prenotati da residenti e amici. Per chi può, visione da palazzo Ducale e dai palazzi che si affacciano in bacino San Marco, grande palcoscenico dell’evento.



Domani nel pomeriggio la parte sportiva della festa. Dalle 16 in canale della Giudecca le regate di giovanissimi su pupparini a due remi, degli uomini su pupparini (ore 16,45), dei campioni su gondole a due remi (ore 17,30).



Domani alle 19 la celebrazione religiosa nel tempio del Redentore. Il patriarca Moraglia nell’omelia annuncerà la sua riflessione offerta alla Chiesa e alla città di Venezia, alla presenza del sindaco e della autorità cittadine. —


 

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