Recuperati oltre 27 milioni. «Il 2015 sarà in pareggio»

L’assessore Zuin fiducioso grazie a più di sei milioni resi sul Patto di Stabilità. Si lavora anche sulle entrate: accordo in vista con le Generali sulle Procuratie
Le Procuratorie Vecchia in piazza San Marco
Le Procuratorie Vecchia in piazza San Marco

VENEZIA. «Sono moderatamente fiducioso sul fatto che chiuderemo in pareggio il bilancio 2015, ma è stato fatto uno sforzo importante per recuperare oltre 27 milioni di euro di passivo tendenziale che ci siamo ritrovati quando siamo entrati in carica come giunta». L’assessore al Bilancio Michele Zuin commenta così l’annuncio fatto dal sindaco Brugnaro che il Comune - al di là dello sforamento del Patto di stabilità, su cui è impotente - riuscita comunque a chiudere il suo primo bilancio con i conti a posto, nonostante ulteriori “regali” negativi in corso d’opera, come gli 800 mila euro di una causa per una vicenda di un decesso per una trasfusione all’Ospedale civile di molti anni fa, quando Ca’ Farsetti aveva anche competenze in campo sanitario. «Siamo riusciti a recuperare in pochi mesi il passivo, in buona parte», spiega l’assessore, «grazie a tagli di spesa generalizzati, ma anche della buona previsione di entrate di fine anno da tributi come Imu, (per il rifinanziamento del fondo integrativo di due milioni di euro da parte del governo ndr). Inoltre, sei milioni e 400 mila euro di entrate ci sono stati restituiti dallo Stato sotto forma di minori penalizzazioni per lo sforamento del Patto di stabilità 2014». Maggiori entrate sono previste anche dal canone di concessione edilizia sugli alberghi. «Ma contiamo anche di realizzare ancora una parte delle entrate previste da Zappalorto», spiega ancora Zuin, «e legate a oneri di urbanizzazione e ad altri accordi con privati. Manca ancora un mese e mezzo alla data di approvazione del bilancio consuntivo 2015 e speriamo per allora di avere centrato l’obiettivo al di là di eventuali misure di sostegno che potrebbero arrivare dal Governo, che comunque non ci ha fatto alcuna promessa, al di là di una disponibilità di massima». Una delle partite più delicate e importanti ancora aperte dal Comune è quella che riguarda la rinuncia all’uso pubblico sulle Procuratie Vecchie, di proprietà delle Generali, da monetizzare. Un accordo impostato da Zappalorto, ma che sta a Brugnaro concludere e che prevede che tornino interamente a disposizione della compagnia assicuratrice gli oltre 13 mila metri quadrati di pregiati spazi che possiede nel cuore di Piazza San Marco. In cambio il Comune riceverà un contributo di tre milioni di euro (oltre alla rinuncia a 440 mila euro di crediti vantati da Generali) per la cessione dell'uso pubblico su tutta l’area, con il comodato gratuito ventennale su una porzione di 640 metri quadrati di Procuratie che resteranno a sua disposizione. Ma si tratta anche su altre possibili entrate per Ca’ Farsetti. Alle Generali basterà pagare un po’ di più al Comune per aumentare la destinazione d’uso privato - previsto dall’accordo al 30% degli spazi totali - rispetto a quelle di interesse generale, che sarebbero l’altro 70%. Con un altro “obolo” di un milione di euro potrà «assoggettare a destinazioni d'uso private tutte le superfici aventi destinazione d'interesse generale (con l'eccezione, per la durata del comodato, degli spazi concessi al Comune di Venezia, col limite dell'uso diretto da parte del Gruppo Generali). Ma se la compagnia assicuratrice sarà un po' più generosa con il Comune, e gli verserà altri nove milioni di euro potrà «assoggettare a destinazioni d'uso private tutte le superfici aventi destinazione d’interesse generale, senza limiti d’uso».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia