Recuperati in Venezuela i corpi di Vittorio Missoni e della moglie
VENEZIA. In Venezuela sono stati recuperati dal fondo del mare parte dei resti di Vittorio Missoni e degli altri tre italiani morti in un incidente aereo a gennaio nell’arcipelago di Los Roques. Lo riferisce il quotidiano El Universal. Il relitto dell’aereo da turismo, un bimotore Islander YV-2615, era stato localizzato a giugno e nei giorni scorsi il governo di Caracas aveva dato il via libera al recupero. A bordo dell’aereo viaggiavano Vittorio Missoni, figlio maggiore dello stilista Ottavio scomparso a maggio, la compagnia Maurizia Castiglioni, due amici della coppia, Elda Scalvenzi e il marito Guido Foresti, e il pilota venezuelano.
L’operazione, in un tratto di mare profondo 76 metri a nord di cayo Carenero, un isolotto del’arcipelago di Los Roques, era stata avviata lunedì da un team di esperti del governo e delle forze armate venezuelane. Nelle ultime ore ha permesso di riportare in superficie una parte dei resti umani degli occupanti del velivolo, ha riferito il quotidiano venezuelano. Il recupero proseguirà fino a quando non saranno stati recuperati tutti i resti umani, poi sarà sarà la volta del relitto dell’aereo che permetterà di indagare sulle cause dell’incidente.
Sempre a giugno la nave oceanografica americana Sea Scout aveva localizzato poco distante anche il relitto di un altro aereo, il Transaven YV-2081, precipitato il 4 gennaio 2008 con 15 persone a bordo per lo più italiane. Anche per questo velivolo è previsto il recupero dei resti umani e poi dei rottami.
La famiglia Missoni è di casa a Chioggia, dove è ormeggiato il burcio «Timoteo», di proprietà dello stilista Ottavio.
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