Record di donazioni e oltre 2.700 trapianti
Sono sempre numeri da record quelli fatti segnare nel corso del 2013 dalla Fondazione Banca degli Occhi del Veneto. Spicca infatti la grande generosità della cittadinanza nel donare le cornee in favore di persone che stanno perdendo la vista a causa di incidenti o varie patologie. Ed ecco che le cornee raccolte nel corso dell’anno scorso sono state 4.450, permettendo così 2.716 trapianti e la prosecuzione della ricerca sui tessuti. Infine, realizzati per la gran parte in Veneto gli innesti di cellule staminali per altri 15 pazienti. «Il Veneto nel campo dei trapianti ancora una volta è in prima linea, grazie a una rete che funziona, a protocolli all’avanguardia, a persone che ci credono». Questo il commento di Claudio Rago, Coordinatore regionale trapianti. Ed ecco che il 2013 è stato un anno record per la Fondazione, punto di riferimento quest’anno per oltre un quarto del territorio nazionale in tema di trapianti di cornee. «Sono arrivate da Friuli, Puglia, Sicilia e Sardegna oltre che dal Veneto le donazioni di cornee e bulbi oculari grazie alle quali sono stati effettuati i 2.716 trapianti in Italia ma anche in 44 centri che si trovano all’estero», sottolinea il direttore della Fondazione, Diego Ponzin. Del totale di tessuti raccolti, 3.852 sono quelli provenienti dalla nostra regione. Un dato in linea con gli ultimi anni, leggermente in calo solo rispetto al 2011, anno in cui si era sfiorata la donazione di 4 mila cornee. Crescono gli interventi di endocheratoplastica, nei quali si trapianta solo un sottile strato posteriore della cornea (1.021 interventi su 2.716), e resta alta la distribuzione fuori regione: sono stati infatti oltre la metà (circa 1.400) i tessuti inviati per trapianto fuori regione, e oltre 500 quelli ai centri esteri. Un capitolo a parte rappresenta poi l’innesto di cellule staminali oculari, una tecnica ormai consolidata che sta prendendo piede in diversi centri ospedalieri. Quest’anno sono stati 15 i pazienti che hanno potuto sottoporsi all’innesto. E cresce anche il numero di stranieri residenti in Veneto che dona, lo scorso anno 75, come Vasil Angelov Galabov, di origine bulgara: «Ho donato perché sono credente, e perchè mi sono fidato dei medici italiani».
Simone Bianchi
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