Record di cani che ritrovano una casa

Grazie ai volontari e agli amanti degli animali il servizio aiuta i cagnolini abbandonati e fa risparmiare i Comuni per i canili. Sono più quelli che escono scodinzolando di felicità di quelli che entrano
Una "mostra" di cani abbandonati organizzata dal canile di Musile davanti al Centro Piave. In quell'occasione tutti i cagnolini portati trovarono una famiglia
Una "mostra" di cani abbandonati organizzata dal canile di Musile davanti al Centro Piave. In quell'occasione tutti i cagnolini portati trovarono una famiglia

SAN DONÀ. Record per i cani riconsegnati ai padroni, i Comuni risparmiano 90 mila euro nei canili. E anche le adozioni di randagi sono in aumento tanto che, per la prima volta nell’ultimo decennio, in Veneto orientale il numero assoluto delle unità presenti nei canili è diminuito del 22%. Sono passati dai 363 del 2014 a 282 nel 2016. Tradotti in denaro risparmiato, i Comuni di questa Asl, deputati per legge al mantenimento dei randagi recuperati nel proprio territorio, risparmieranno complessivamente una spesa di circa 90 mila euro l’anno.

L’indagine è stata svolta dai servizi veterinari nel 2015. Nel dettaglio, su 387 cani segnalati hanno provveduto a riconsegnarne 208 ai legittimi proprietari, 36 sono stati riconsegnati da personale del canile sanitario, 143 sconosciuti inviati in canile in attesa di adozione. «Da un’attività di semplice controllo del fenomeno ai fini della prevenzione della rabbia si è passati a quello di tutela e di benessere degli animali», spiega il responsabile del Servizio di Sanità Animale e Igiene degli Allevamenti dell’Asl10, Rodolfo Viola, «con il 63% di cani riconsegnati abbiamo superato di gran lunga l’obiettivo regionale fissato al 55% e ci piazziamo vertici regionali per efficienza del servizio. Il frutto di questi risultati è dovuto in parte a una procedura interna che ha migliorato l’attivazione del personale veterinario e in parte alla creazione di politiche attive concertate tra Comuni-Associazioni e Asl10».

Nell’ultimo triennio emerge che a fronte di un leggero aumento di cani segnalati come randagi (+2%) è però notevolmente diminuito il numero dei “fido” (-17%) inviati ai canili, poi tutti sterilizzati a carico dell’Asl 10 per migliorarne la convivenza tra simili, ma in particolare per favorirne l’adozione. Le adozioni sono passate dal 25% del 2013 al 40% del 2015, con 158 cagnolini che hanno trovato nuova famiglia. Grazie anche alle associazioni animaliste sono aumentate al punto che il numero di cani adottati in canile ha superato il numero di entrati. Per la morsicatura a persone, i servizi veterinari hanno eseguito cento visite per profilassi da rabbia con conseguente categorizzazione del grado di pericolosità, 24 cani sono stati posti in categoria di pericolosità 1, mentre due cani in categoria 2 e tre cani in categoria 3 che è la più elevata. Da segnalare l’elevata movimentazione di animali d’affezione all’estero per i quali sono stati prodotti 442 passaporti.

"Cerco famiglia". Coda per adottare un cane
DE POLO - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - INIZIATIVA ADOTTA UN CANE PRESSO IPERCOOP

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