«Reckitt va bene, ma non assume»

Mira. L’azienda replica alla Filctem Cgil: strascichi negativi dalla vicenda Zeolite

MIRA. «Lo stabilimento della Reckitt Benckiser ha visto una moderata ripresa della produzione, ma non è comunque nella condizioni di assumere nuovo personale anche a causa delle gravi perdite non ancora sanate nel contenzioso con Zeolite. Produzioni diverse da quelle attuali, non sono trasferibili a Mira». Questa la reazione dell’azienda al segretario della Filctem Cgil, Riccardo Colletti, che nei giorni aveva chiesto più investimenti e una trentina di nuove assunzioni per il 2016. «Sebbene il 2015», scrive la Reckitt, «abbia visto una lenta ripresa della produzione, la difficile congiuntura economica e la contrazione dei mercati tradizionali nel settore della detergenza, non sono cambiati. Inoltre, il 2015 per quanto riguarda il sito di Mira, è caratterizzato purtroppo da una grave perdita non ancora sanata per la vicenda Zeolite, che ha lasciato strascichi negativi nei bilanci aziendali i quali non lasciano prevedere spiragli per nuove assunzioni».

Reckitt però ammette che la situazione è migliorata anche grazie ad una serie di accordi aziendali. «Gli accordi di questi anni hanno portato ad una ristrutturazione che, grazie alla collaborazione attiva del personale, ha permesso allo stabilimento di adeguarsi alle nuove produzioni e di mantenere la propria competitività di prodotto e di processo nei confronti degli altri stabilimenti del gruppo, situati in aree di maggiore espansione economica permettendo di garantire gli attuali livelli occupazionali. Ci auguriamo che accordi sindacali futuri, come quello delle “cinque notti”, possano continuare a migliorare la competitività del sito ancora lontana rispetto ai paesi dell’Est Europa». Per Reckitt però i trasferimenti di produzioni proposti da Cgil non sono attuabili. «Ribadiamo», spiega la direzione dell’azienda, «che le buone performance del gruppo si riferiscono ad alcuni mercati esteri extra europei e riguardano soprattutto i settori della farmaceutica e i prodotti per la cura del corpo, mentre lo stabilimento di Mira, specializzato nella produzione di prodotti per la detergenza, non ha la possibilità tecnica di produrre differenti merceologie». L’attuale assetto dello stabilimento mirese ha comunque per la multinazionale un ruolo strategico. «Lo stabilimento di Mira», conclude l’azienda, «continuerà a puntare sulle produzioni più competitive compatibili con le caratteristiche del sito, che ne garantiranno, grazie anche alla presenza del centro di ricerca, un ruolo centrale nella strategia industriale».

Alessandro Abbadir

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