Reckitt, esplosione con «proiettile»

Reazione chimica: pezzo di metallo di 13 chili sparato a 450 metri di distanza ha sfondato il tetto di un’azienda

di Alessandro Abbadir

MIRA

Una reazione chimica all’interno di un’autocisterna alla Reckitt Benckiser provoca un’esplosione: parte un pezzo di metallo di 13 chili, che vola per 450 metri di metri, sorpassa le mura di recinzione dell’azienda, e centra la Mira Vetro, una piccola azienda in via D’Acqua Pendente. L’incidente ha provocato un ferito (un operatore della ditta Migen che ha una prognosi di 30 giorni) e tanto spavento fra i titolari dell’azienda. Il tutto è successo lunedì pomeriggio verso le 14. Nel piazzale interno della Reckitt Benckiser, l’operaio stava lavorando alla pulizia di un’auto-cisterna. Il fondo della cisterna ha ceduto alla pressione ed è stato scagliato in area con altri frammenti metallici, ricadendo all’interno e all’esterno dei limiti dello stabilimento. Uno di questi, di circa 13 chili, è volato contro la sede della Mira Vetro. La sede dell’azienda di proprietà dei fratelli Silvia e Roberto Buttò è accanto alla Reckitt, dietro al municipio. Il forte rumore dell’esplosione seguito ad un odore acre è stato sentito da parecchie persone in centro a Mira. Immediatamente è scattato il piano di emergenza della fabbrica e inoltre sono intervenute delle squadre addette alla sicurezza degli impianti e una pattuglia di vigili urbani. I titolari della Vetro Mira sono rimasti terrorizzati: l’incidente poteva aver conseguenze ben diverse. La lastra ha sfondato il tetto, colpito il bancone di ricevimento dei clienti e rotto il pavimento. L’azienda da parte sua ha subito cercato di capire cosa sia successo e ha avviato un’indagine interna. Dalle prime analisi il collasso della cisterna parrebbe legato ad una reazione chimica, innescata dalla miscela di sostanze diverse. Il comune di Mira interviene nella vicenda con il sindaco Michele Carpinetti. «Di fronte ad un incidente – conclude il sindaco – l’amministrazione comunale non può che manifestare preoccupazione. Certo, in tutti questi anni di attività i livelli di sicurezza all’interno dello stabilimento sono notevolmente aumentati, anche in considerazione della sua posizione nel centro cittadino. Devo però invitare Reckitt Benckiser a vigilare e a pretendere il rispetto delle procedure anche per le ditte esterne chiamate ad effettuare manutenzioni che, per quanto semplici, non possono essere ricondotte ad operazioni di routine». Un messaggio di conforto, infine, il sindaco lo ha inviato infine ai titolari di Vetro Mira, per la paura che «comprensibilmente devono aver provato vedendosi piombare in ufficio un grosso pezzo di metallo senza sapere cosa fosse e da dove arrivasse».

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