Reckitt Benckiser in attivo il fatturato cresce del 4%

Il sito produttivo di Mira rilancia e conferma il centro internazionale di ricerca L’ad Matteo Mori alla riunione di Confindustria: le criticità sono burocrazia e fisco
Reckitt Benckiser
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MIRA. La Reckitt Benckiser a Mira blocca la crisi e registra un aumenti di fatturato e produzione che si aggira sul 4% negli ultimi 12 mesi. A tracciare un quadro complessivamente positivo in una riunione di Confindustria nella sede di Marghera, a cui hanno partecipato 40 aziende della Riviera, è stato ieri il direttore e amministratore delegato dello stabilimento Matteo Mori. Mori ha rimarcato l'importanza che il sito ricopre per il gruppo, anche alla luce delle buone performance realizzate quest'anno dovute per lo più «alla recente riorganizzazione che ne ha migliorato la competitività interna al gruppo internazionale». L'azienda è cresciuta del 4% in termini di produzioni e fatturato. Questo tenendo conto che la produzione dello stabilimento è indirizzata ai mercati italiano e dei paesi del sud Europa.

La riorganizzazione del sito, che ora conta complessivamente 300 dipendenti, non è stata indolore. La Reckitt Benckiser ha subito un taglio del personale di 78 unità. Il piano di riordino della multinazionale del detersivo prevede di portare a Mira le produzioni di detergente liquido e abbandonare le polveri. C’è poi anche la volontà del gruppo di mantenere il centro ricerca internazionale proprio a Mira (poco più di 200 sono infatti i dipendenti del sito produttivo, e poco meno di un centinaio quello del centro ricerca). È presto insomma per parlare di nuove assunzioni, ma i dati esposti escludono con certezza che per il 2015 la multinazionale del detersivo tagli ancora.

Non si è parlato solo di Reckitt Benckiser. Difficoltà di credito, accesso ai finanziamenti europei, fisco pesante, burocrazia, ambiente e sicurezza, internazionalizzazione e innovazione, sono le principali criticità emerse. «Stiamo lavorando su tutti questi temi», ha spiegato il presidente di Confindustria Matteo Zoppas, «e su molti di questi abbiamo lavorato, prima con sondaggi diretti alle aziende, poi approntato delle soluzioni, mediante accordi con le pubbliche amministrazioni o con aziende in grado di proporre servizi convenzionati». È stato presentato "Eolo", un servizio di banda larga via WiFi in grado di supplire alle carenze di connettività dell’area evidenziate dalle imprese.

Non è mancata, infine, una presa di posizione sull'imminente riforma della normativa sul Lavoro, favorevole all'abolizione dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. «Rispetto al 1970», ha concluso Matteo Zoppas, «è cambiato il mondo imprenditoriale anche in Riviera, è cambiato il welfare aziendale, sia quello tangibile come il trattamento economico, sia quello intangibile, cioè quello del clima e del rapporto personale sul quale dobbiamo continuare a lavorare molto anche noi imprenditori».

Alessandro Abbadir

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