Razzi lasciati nel cassonetto da un professionista mestrino

È un cinquantenne appassionato di vela che ora rischia la denuncia Li aveva immersi nell’acqua per renderli innocui, uno ha ferito il bimbo
Di Mitia Chiarin

È un professionista mestrino di circa 50 anni, appassionato di vela, e che abita poco lontano da via San Pio X l’uomo che si è incautamente disfatto dei sei razzi di segnalazione nautica, uno dei quali - attivato da un senzatetto rumeno che li aveva trovati in una sacca dentro a un cassonetto vicino alla torre di Mestre - è esploso ferendo un neonato di sei mesi. Il piccolo è già stato dimesso ed è tornato a casa dalla madre, che era con lui al momento dell’incredibile incidente.

L’individuazione dell’incauto proprietario è il risultato delle indagini condotte dagli agenti delle volanti della Questura di Venezia e del commissariato di Mestre.

L’uomo, convocato al commissariato di Mestre, ha ammesso di aver messo lui nel cassonetto vicino a casa quei sei razzi ma ha anche spiegato ai poliziotti, a sua discolpa, di averli inertizzati, immergendoli a lungo in acqua prima di liberarsene. Una pratica, quella dell’immersione in acqua, che secondo il professionista, avrebbe dovuto garantire che non sarebbero esplosi.

Invece, evidentemente, qualcosa non è andato per il verso giusto.

E ora il professionista deve attendere le decisioni del pubblico ministero, il dottor Bressan, che sta valutando la sua posizione.

L’uomo per il momento non è stato denunciato ma rischia una denuncia per concorso in lesione colposa. In pratica la sua azione potrebbe essere considerata una concausa di reato. Indagato per lesioni colpose aggravate è invece al momento il barbone che ha raccolto nel cassonetto il razzo, dentro ad una sacca, e l’ha fatto incautamente esplodere, provocando il ferimento del piccolo. Come si è arrivati all’individuazione del proprietario dei razzi? Merito del lavoro dei poliziotti di Volanti e comissariato di Mestre che, subito dopo il fatto, hanno ispezionato il cassonetto e trovato anche varie carte. Da uno scontrino la polizia è risalita al negozio dove erano stati acquistati i razzi e si è messa alla ricerca del loro proprietario tra gli appassionati di nautica, nell’ipotesi inoltre che abitasse attorno a via Pio X. Dalle verifiche si è arrivati ad ipotizzare che si trattasse del cinquantenne professionista mestrino. Una volta appurato che questi è proprietario di una barca, l’uomo è stato chiamato in commissariato e qui ha ammesso di essere stato lui a gettare i razzi, a quanto pare perché erano scaduti. Ora, come dicevamo, la sua posizione è al vaglio del pubblico ministero.

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