Rave party ai laghetti Sile multe e droga sequestrata
JESOLO. Blitz al rave party abusivo, la polizia locale denuncia gli organizzatori e trova anche della droga. Domenica sera, la segnalazione che indicava lo svolgimento di una festa in pieno svolgimento nella zona dei laghetti Sile, alle spalle del lido. La musica alta e il via vai di giovani non è sfuggito agli occhi di qualche cittadino e automobilista che hanno chiamato il comando. Una pattuglia della polizia locale è subito arrivata in via Ca’ Giacchetto presso l’area scoperta “Wake Park”, ex Laghetti Sile, dove si sentiva la musica provenire dalla zona concerto. All’ingresso alcune persone in coda cui è stato chiesto che tipo di festa fosse stata organizzata. Hanno spiegato che si trattava di una festa privata, patrocinata dall’Associazione Culturale Sportiva “Acsi”, e per entrare bisognava essere precedentemente iscritti all’ associazione.
Gli agenti, però, hanno accertato che chi non era in possesso della tessera associativa doveva iscriversi compilando un modulo di iscrizione all’associazione pagando contestualmente 5 euro per la tessera e altri 10 per l’ingresso. Una prassi non prevista dalla disciplina per i circoli privati, perché non è possibile iscriversi nell’immediato e senza verifiche da parte dell’associazione, e poi entrare subito. Il personale ha calcolato un numero superiore a 200 entrate alla festa. Ma dai registri risultavano iscritte già 423 persone che erano transitate all’evento. La zona era oltretutto priva di illuminazione, a eccezione degli spazi ristretti dove era in corso la festa e dove le persone ballavano. Gli agenti della polizia locale hanno anche intravisto uno spacciatore di droga che ha abbandonato a terra le sostanze, fuggendo nella campagna circostante. La droga, contenuta in piccoli involucri, è risultata dopo il narcotest eseguito, marijuana per un peso di 15 grammi, subito sequestrata. Gli agenti hanno accertato poi che non era stata presentata richiesta per l’autorizzazione agli spettacoli e intrattenimenti danzanti, inoltre non era stata verificata da una commissione tecnica la solidità e la sicurezza delle strutture.
Il rave era stato organizzato nella totale insicurezza, come spesso avviene in occasione di questi eventi, che hanno solo una parvenza di regolarità, visto che l’ingresso viene regolamentato con delle tessere, in realtà sottoscritte al momento in barba a leggi e regolamenti. Per gli organizzatori, tutti residenti nel Veneziano, è scattata una sanzione amministrativa di 258 euro e una sanzione penale.
Giovanni Cagnassi
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