Rasi al suolo i pini di via Cadore Cresce la polemica a Ottava Presa
CAORLE. Taglio dei pini in via Cadore, nella frazione di Ottava Presa: nel mirino degli ambientalisti, e di molti cittadini di Caorle, la decisione presa dall’amministrazione comunale. Anche i pareri favorevoli, però, non mancano e ora il sindaco annuncia futuri interventi. Il panorama sulla strada principale della frazione è decisamente cambiato, se prima lo scenario era colorato dal sempreverde dei pini domestici presenti su entrambi i lati della strada, ora bisognerà attendere alcuni anni perché i lecci che saranno a breve reimpiantati raggiungano le stesse dimensioni, ma basta questo aspetto per soccombere alle richieste di risarcimento fatte dai residenti al Comune negli anni? Mentre nel capoluogo ci si indigna, nella frazione si plaude al taglio degli alberi, una ventina, e non per mancanza di senso civico ambientale ma di fondi per ripristinare i danni subiti dalle radici dei pini.
A confermarlo, per placare le numerose polemiche, è proprio il sindaco di Caorle Luciano Striuli che al suo attivo ha dati e cifre altissime da dover investire per ripristinare i danni dovuti alle radici dei pini, e non solo: «Ogni anno abbiamo circa 5-6 richieste di risarcimento: spesa media 10 mila euro e non a tutte possiamo dare seguito. Altri duemila euro per la sistemazione dei rami pericolosi a cui aggiungere le spese per interventi straordinari di pulizia delle strade. Ogni due anni si rendono necessari interventi sui marciapiedi, che in breve tempo si rivelano inutili». Sulla base di questo, altre decisioni analoghe sono state prese soprattutto per il capoluogo: via Pompei ha già ottenuto il via libera della Soprintendenza e poi si guarderà a via Adige, viale Santa Margherita, viale Falconera e alcune vie di Porto S. Margherita.
Gemma Canzoneri
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