Rapporto Top 500: «Nel Veneziano, gli investimenti sono in netta crescita»
MESTRE. Aumenta il volume degli affari, aumentano gli investimenti e, di conseguenza, la fiducia nel futuro.
E’ la fotografia di un’economia in crescita quella scattata dal rapporto Top 500, sulle migliori 500 imprese di Venezia e dell’area metropolitana, realizzato da Pwc e Ca’ Foscari con la Nuova Venezia, in collaborazione con Confindustria.
Il rapporto sarà presentato giovedì 25 gennaio nella sede di Confindustria. A illustrarlo saranno Nicola Anzivino di Pwc-Partner e Moreno Mancin, ricercatore del dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari. A seguire si terrà una tavola rotonda, moderata dal direttore della Nuova Venezia, Paolo Possamai, cui parteciperanno Nicoletta Garbo, chief financial officer di Pixartprinting, Bernarth Gottfried, presidente di Slim Fusina Rolling, Alessandro Marchionne, amministratore delegato di Genagricola, e Gabriele Piccolo, presidente di Fpt Industrie.
A concludere la serata sarà il presidente di Confindustria Venezia, Vincenzo Marinese, per tracciare l’orizzonte futuro. Gli imprenditori che parteciperanno all’incontro si troveranno di fronte un rapporto che certifica uno stato di buona salute per l’economia veneziana. «Per la prima volta negli ultimi 4 anni, da quando realizziamo Top 500», spiega Mancin di Ca’ Foscari, «il fatturato aggregato delle prime 500 aziende supera la soglia dei 20 miliardi di euro, il 4% in più rispetto all’anno scorso, il 2,5% se si prendono in esame solo le aziende che anche l’anno scorso erano tra le top 500».
Sui 14 settori analizzati (dal commercio, all’edilizia passando per la ristorazione, le calzature e la fabbricazione di macchinari) ben dieci hanno aumentato i ricavi. E a gonfie vele è andato soprattutto il settore del commercio e riparazione di autoveicoli (23 aziende nel Veneziano), che ha registrato ricavi in aumento del 23% con più di 9 aziende su 10 che nel 2016 sono andate meglio del 2017. «Su questi risultati, sicuramente positivi», evidenza Mancin, «pesano le forti agevolazioni date al settore negli ultimi anni, come il super ammortamento per le auto aziendali. Sarà quindi importante capire quale sarà il dato il prossimo anno».
Margini in crescita in quasi tutti gli altri settori, molti dei quali crescono a doppia cifra. La maglia nera resta al settore dell’edilizia, dove i ricavi sono in calo del 10% ma cresce il numero delle aziende che hanno chiuso l’anno in utile. Da tempo l’Associazione dei costruttori sollecita interventi per far ripartire il settore. Buone notizie sul fronte degli investimenti: «Nel complesso le aziende hanno investito 1 miliardo di euro in più rispetto al 2015, il 4,4% in più. E quando le imprese fanno investimenti», osserva ancora Mancin, «è un buon segnale perché vuol dire che hanno fiducia nel futuro e credono nello sviluppo della loro azienda».
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