Rapinò due anziane, arresto in Romania

È finito in manette l’autore di episodi di brutale violenza, a Marghera e Villabona, ai danni di donne di 81 e 91 anni
Di Carlo Mion

È stato arrestato in Romania il responsabile delle due brutali rapine compiute ai danni di altrettante anziane a Marghera e a Villabona, nell’agosto scorso. Si tratta di un romeno che la polizia del suo paese ha arrestato la settimana scorsa. Arresto comunicato in procura a Venezia alcuni giorni fa. È stato arrestato grazie al mandato di cattura europeo emesso dal gip del Tribunale di Venezia. Le indagini erano state svolte dal Gamm della Squadra Mobile. Già avviate le pratiche per l’estradizione.

La prima rapina in via Durando il 5 di agosto dove era stata rapinata una donna di 91 anni. Quattro giorni dopo, sempre lo stesso bandito, era entrato in pieno giorno in una abitazione di via dei Faggi a Marghera e aveva preso a una donna di 81 anni che in quel momento era sola, senza la compagnia della badante in ferie. Ingente il bottino del rapinatore: quasi 5 mila euro fra gioielli e contanti. Terrorizzata l'anziana raccontò successivamente: «Ho creduto che mi avrebbe ucciso».

Era appena tornata dall'ospedale con i segni evidenti sul volto della violenza subìta: un occhio nero a seguito dei pugni ricevuti al volto, un dente scheggiato, ecchimosi in altre parti del corpo. Verso le 10.30 di quella maledetta mattina, il 9 agosto, l'anziana si è accorta di un giovane di 24-25 anni che scavalcava la recinzione della sua abitazione. Il ragazzo senza curarsi della presenza della donna in casa è entrato nell'abitazione e subito ha ordinato, in dialetto, "dame i schei". «Ho sentito bene questa frase» spiega l’81enne ancora dolorante, «me l'ha ripetuta due o tre volte». Il giovane è andato subito in camera da letto cominciando ad aprire cassetti e armadi. La donna ha cercato di bloccarlo e in tutta risposta il giovane le ha tirato un pugno al volto all'altezza dello zigomo. La donna a causa della violenza del colpo è caduta a terra e ha battuto testa e braccia sul pavimento.

A quel punto, nonostante fosse impaurita, è riuscita a rialzarsi e per evitare di essere picchiata ancora è andata nel salotto di casa. A quel punto finita la razzia il bandito ha chiuso la donna in casa portando via le chiavi. «Ho evitato in questo modo che mi colpisse ancora», racconta l'anziana. «Dopo che mi ha chiuso in casa ho cominciato a gridare aiuto», e allora il bandito è scappato da una finestra. La donna ha continuato a gridare aiuto e per fortuna è stata udita da una vicina di casa che ha chiamato in soccorso il 113 e l'ambulanza. In ospedale gli sono stati dati una decina di giorni di prognosi per le botte ricevute. Anche la 91enne è stata aggredita e picchiata in casa. Dopo il ricovero in ospedale, non è più riuscita a parlare dell’episodio. Grazie al sopralluogo della polizia scientifica nelle due abitazioni e all’impegno degli investigatori del Gamm che si sono occupati anche drl caso di via Durando, alla fine è stato possibile dare un nome e un volto al rapinatore violento. Quindi la Procura ha ottenuto il mandato di cattura europeo e alla fine è arrivato pure l’arresto.

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