Rapine ai supermercati, presa la banda
Tra i loro possibili obiettivi c'erano anche il Museo Correr e il Palazzo Ducale, in centro storico. Furti o rapine che potevano organizzare grazie ad una guardia giurata. Nel frattempo avevano messo a segno due rapine, una con sequestro di persona. La banda però è stata smantellata dai carabinieri del Nucleo Investigativo e della compagnia di Mestre che ieri mattina hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due donne e un uomo.
Ad essere raggiunti dai provvedimenti cautelari tre veneziani, tra i quali una guardia giurata. Proprio quest’ultima, grazie alle informazioni in suo possesso, vista la sua occupazione, individuava e studiava gli obiettivi, valutava il momento migliore per l'irruzione e stabiliva le modalità di esecuzione. L'indagine, coordinata dal pm di Venezia Lucia Cameli, ha permesso di accertare le responsabilità dei tre in merito ad alcune rapine a mano armata, anche con sequestro di persona, avvenute a Marghera nel 2011. Durante le indagini sono emersi elementi che hanno messo in allarme gli investigatori relativamente a possibili furti o rapine ai danni del Museo Correr e di Palazzo Ducale. Non è ancora chiaro, comunque, se la fase organizzativa riguardasse il furto degli incassi oppure delle opere dei musei. Le accuse riguardano le rapine compiute ai danni dei supermercati “Prix” e “DiPiù” di Marghera. In carcere sono finiti: Fabio Venier, 51 anni, Martina Tiozzo (23) e Daniela Bisioli (55), quest'ultima guardia giurata. Le indagini dei carabinieri erano partite nel maggio del 2012 e l'attenzione si era poi concentrata sui tre, in particolare sul ruolo svolto dalla guardia giurata. Nel corso di perquisizioni domiciliari, sono state sequestrate copie di armi, simili all'originale e prive di tappo rosso, scaldacolli per travisarsi e la chiave di una delle porte del Museo Correr.
Il primo colpo avviene il 5 novembre 2011: azione rapida, poi la fuga e bottino da 5 mila euro. Hanno agito così i due rapinatori entrati in azione al supercato “DiPiù” di via Padre Berna: un uomo e una donna, a volto parzialmente scoperto, probabilmente tra i 35 e i 40 anni di età e soprattutto italiani. Alle 8.15 il supermercato aveva aperto da poco per far entrare i dipendenti. Dentro c'erano solo loro. Ad un certo punto, la sola dipendente che si trovava vicino alle casse, si è sentita bloccare da dietro e puntare qualcosa alla schiena da parte di un uomo, si presume una pistola. Immobilizzata lei, la complice del malvivente si è fatta consegnare il denaro, in tutto 5mila euro, poi la fuga. Il 24 novembre è la volta del “Prix” di via Parco Ferroviario. Qui sono tre i banditi che entrano in azione: sequestrano il direttore che stava per aprire il negozio. Lo costringono a consegnare il denaro del fondo cassa, 2.000 euro, poi lo legano e lo imbavagliano e scappano. Le indagini continuano per individuare altri complici dei tre. Infatti c’è il sospetto che altre persone davano appoggio al gruppo.
Carlo Mion
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