Rapine ai supermercati, presa la banda

Due colpi (uno con sequestro) a Marghera nel 2011, bottino settemila euro: progettavano assalti al Correr e Palazzo Ducale
Di Carlo Mion
Conferenza stampa presso il comando provinciale dei Carabinieri di Venezia sull' operazione Raptor che ha portato all'arresto di una banda di rapinatori seriali
Conferenza stampa presso il comando provinciale dei Carabinieri di Venezia sull' operazione Raptor che ha portato all'arresto di una banda di rapinatori seriali

Tra i loro possibili obiettivi c'erano anche il Museo Correr e il Palazzo Ducale, in centro storico. Furti o rapine che potevano organizzare grazie ad una guardia giurata. Nel frattempo avevano messo a segno due rapine, una con sequestro di persona. La banda però è stata smantellata dai carabinieri del Nucleo Investigativo e della compagnia di Mestre che ieri mattina hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due donne e un uomo.

Ad essere raggiunti dai provvedimenti cautelari tre veneziani, tra i quali una guardia giurata. Proprio quest’ultima, grazie alle informazioni in suo possesso, vista la sua occupazione, individuava e studiava gli obiettivi, valutava il momento migliore per l'irruzione e stabiliva le modalità di esecuzione. L'indagine, coordinata dal pm di Venezia Lucia Cameli, ha permesso di accertare le responsabilità dei tre in merito ad alcune rapine a mano armata, anche con sequestro di persona, avvenute a Marghera nel 2011. Durante le indagini sono emersi elementi che hanno messo in allarme gli investigatori relativamente a possibili furti o rapine ai danni del Museo Correr e di Palazzo Ducale. Non è ancora chiaro, comunque, se la fase organizzativa riguardasse il furto degli incassi oppure delle opere dei musei. Le accuse riguardano le rapine compiute ai danni dei supermercati “Prix” e “DiPiù” di Marghera. In carcere sono finiti: Fabio Venier, 51 anni, Martina Tiozzo (23) e Daniela Bisioli (55), quest'ultima guardia giurata. Le indagini dei carabinieri erano partite nel maggio del 2012 e l'attenzione si era poi concentrata sui tre, in particolare sul ruolo svolto dalla guardia giurata. Nel corso di perquisizioni domiciliari, sono state sequestrate copie di armi, simili all'originale e prive di tappo rosso, scaldacolli per travisarsi e la chiave di una delle porte del Museo Correr.

Il primo colpo avviene il 5 novembre 2011: azione rapida, poi la fuga e bottino da 5 mila euro. Hanno agito così i due rapinatori entrati in azione al supercato “DiPiù” di via Padre Berna: un uomo e una donna, a volto parzialmente scoperto, probabilmente tra i 35 e i 40 anni di età e soprattutto italiani. Alle 8.15 il supermercato aveva aperto da poco per far entrare i dipendenti. Dentro c'erano solo loro. Ad un certo punto, la sola dipendente che si trovava vicino alle casse, si è sentita bloccare da dietro e puntare qualcosa alla schiena da parte di un uomo, si presume una pistola. Immobilizzata lei, la complice del malvivente si è fatta consegnare il denaro, in tutto 5mila euro, poi la fuga. Il 24 novembre è la volta del “Prix” di via Parco Ferroviario. Qui sono tre i banditi che entrano in azione: sequestrano il direttore che stava per aprire il negozio. Lo costringono a consegnare il denaro del fondo cassa, 2.000 euro, poi lo legano e lo imbavagliano e scappano. Le indagini continuano per individuare altri complici dei tre. Infatti c’è il sospetto che altre persone davano appoggio al gruppo.

Carlo Mion

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