Rapinatore dell'Unicredit ucciso nel Bresciano

 SOTTOMARINA.
Due rapine fallite nell'arco di otto mesi: dalla prima si è «salvato», cavandosela con l'arresto, ma nella seconda, tentata l'altro giorno a Quinzano d'Oglio, nella bassa bresciana, è rimasto ucciso. Otello Astolfi, 62 anni, originario del Polesine ma che viveva da tempo a Lido Adriano, in provincia di Ravenna, aveva compiuto a Sottomarina una delle sue ultime imprese da fuorilegge. Insieme a due complici, Giovanni Giolitto e Luigi Cucinelli, il 30 luglio del 2010, aveva tentato di rapinare la filiale Unicredit (nella foto). L'allarme inviato di nascosto dagli impiegati e l'arrivo tempestivo dei carabinieri avevano fatto fallire il colpo: Giolitto e Cucinelli erano stati arrestati, senza che fosse sparato un solo proiettile, ma Astolfi era riuscito a scappare, ed era stato catturato dopo tre mesi di latitanza in Piemonte, dagli stessi carabinieri di Chioggia a Lido Adriano, dove era tornato. In attesa del processo aveva continuato la sua vita di rapinatore e lunedì, insieme ad alcuni complici torinesi, ha cercato fortuna ai danni di un'altra banca, ma una guardia giurata lo ha freddato. (d. deg.)

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