Rapinatore all’Unicredit colpo da 6.500 euro

Bandito solitario in viale Garibaldi si fa consegnare mazzette per 5 mila euro dal cassiere, poi ruba a una donna i soldi appena prelevati dal bancomat
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre, viale Garibaldi/ Unicredit Banca chiusa per rapina
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre, viale Garibaldi/ Unicredit Banca chiusa per rapina

Due rapine in poco più di 12 ore. A Mestre è scattato l’allarme per la rapida sequenza con cui si sono susseguiti i due episodi. L'ultimo della serie è avvenuto alle 12.30 di giovedì, nel mirino di un rapinatore solitario la filiale Unicredit di viale Garibaldi a Carpenedo all’incrocio con via Fradeletto.

Un uomo, alto un metro e 70, con la barba incolta, è entrato in azione da solo ed il colpo è stato fulmineo. In pratica ha agito due volte: prima è entrato nella banca per rapinare uno dei cassieri, armato di un coltello, poi una volta uscito ha visto una signora intenta a fare un bancomat e l’ha spintonata rubandole il denaro appena prelevato. Una azione che ha sfruttato un bottino di almeno 6.500 euro, stando alle prime informazioni raccolte dagli investigatori che ora indagano sul caso.

Ma andiamo con ordine: il bandito è entrato nella filiale di Unicredit verso le 12.30 e ha minacciato il cassiere brandendo un coltello. In questo modo si è fatto consegnare due mazzette di contanti per un totale di 2.000 euro. Non contento, ha allungato la mano sul bancone della cassa ed è riuscito a prendere un’altra mazzetta di banconote, stavolta del valore di 50 euro. La mazzetta complessivamente valeva 3 mila euro.

Il bandito è poi uscito dalla filiale: al bancomat c'era una signora che stava prelevando. Ecco che il rapinatore ha puntato anche a lei: l'ha spintonata e ha preso i 1.500 euro appena prelevati. Poi la fuga, velocissima a piedi.

Sul posto la polizia è intervenuta subito dopo per l’allarme immediatamente lanciato dalla banca: sul posto sono arrivate le pattuglie delle volanti e gli investigatori della Squadra Mobile di Venezia che hanno raccolto le testimonianze dei presenti. Da quanto è stato possibile accertare, non risulta che nessuno dei presenti in banca, e tanto meno il povero cassiere che ha avuto a che fare con il bandito, si siano fatti male. Le ricerche del malvivente sono subito scattate ma non hanno dato esito positivo. Non ha trovato conferma dalla Questura di Venezia la voce che si era diffusa subito dopo la rapina tra i residenti sull'inseguimento del rapinatore da parte di un poliziotto di passaggio che era sceso a tutta velocità dall’auto di servizio per lanciarsi all’inseguimento del bandito in direzione di via Palazzo. Per tutta la giornata sono stati intensificati i controlli sia nella zona del centro di Mestre che nell’hinterland con pattuglie in massima allerta, come sempre avviene in questi casi, per tentare di intercettare il bandito in fuga. Il malvivente in azione ieri mattina parlava in perfetto italiano, era alto un metro e settanta e aveva una barba incolta. Si spera di trovare aiuto per le indagini anche nelle immagini della videosorveglianza.

Mitia Chiarin

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