Rapinato subito dopo la chiusura del bar

di Filippo de Gaspari
MIRANO
Rapinato di tremila euro dopo aver chiuso il bar. Brutta avventura per Sebastiano Matanza, 53 anni, gestore del bar Mamao, l’ex Alba blu, che si affaccia sul parcheggio di via Colombo, a due passi dal centro storico.
Il titolare del locale ha vissuto momenti di vero terrore martedì notte dopo essere stato aggredito e derubato dell’intero incasso della giornata. Un agguato in piena regola, organizzato da due malviventi, quasi certamente stranieri, che lo hanno atteso nel piazzale del suo caffè all’orario di chiusura.
Sono circa le 2.30 di notte, Matanza ha appena abbassato le saracinesche del Mamao, dopo aver prelevato l’incasso della giornata e svuotato le cassette piene di monetine delle slot elettroniche che ha all’interno della sala. Un’operazione ripetuta tutti i martedì sera, prima del giorno di chiusura per il riposo settimanale. Con un marsupio in mano, contenente quasi tremila euro in contanti, il gestore abbassa la saracinesca e si dirige verso la propria auto parcheggiata lì vicino per rientrare a casa. Pochi passi e va in scena l’agguato: da una zona buia del piazzale sbucano due individui che avvicinano Matanza con il volto parzialmente coperto. Uno degli aggressori lo blocca alle spalle, cingendolo al collo con un braccio e impedendogli di divincolarsi.
L’altro lo affronta da davanti, intimandogli di consegnare i soldi. Tutto accade in pochi istanti. Matanza, forse minacciato alla schiena con un coltello (non ha avuto nemmeno il tempo di accorgersene) viene immobilizzato, non può opporre resistenza e per evitare conseguenze peggiori consegna il marsupio con dentro il denaro contante senza opporre resistenza. Vista l’ora tarda, per giunta di un giorno feriale, nessuno del condominio sopra il locale e neppure dalle abitazioni lungo via Colombo, sembra accorgersi di nulla. I due malviventi arraffano il malloppo, corrono a chiudersi in macchina e scappano verso il centro di Mirano, facendo perdere subito le loro tracce. Al titolare non rimane che chiamare i carabinieri con il cellulare e dare subito l’allarme, ma ormai i banditi sono già lontani. Non è escluso che a rapinare il gestore possano essere stati due clienti abituali dello stesso locale, frequentato spesso di giorno da alcuni extracomunitari residenti in zona. Ad avvalorare questa tesi la circostanza che i rapinatori conoscessero le abitudini del titolare di svuotare le macchine ogni martedì sera, prima della chiusura settimanale. Le indagini dei carabinieri dunque non trascurano la pista dei clienti, anche se proseguono a tutto campo per cercare di risalire ai rapinatori del titolare del Mamao, che nonostante lo spavento di ieri notte questa mattina sarà di nuovo al lavoro nel suo locale.
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