Rapinato con il coltello dal viado trovato sul web
QUARTO D'ALTINO. Cinese di 32 anni minacciato con un coltello e rapinato dopo l’incontro con un trans. La notte di sesso sfrenato è terminata prima con la rapina e poi con l’arresto del responsabile. L’orientale, residente a Mestre, aveva contattato il trans attraverso alcuni annunci pubblicati su un sito Internet di incontri. Visto l’annuncio, aveva deciso di provare questa esperienza trasgressiva a pagamento. Il cinese aveva parlato con un transessuale brasiliano di 25 anni che vive in un appartamento a Quarto d’Altino, per accordarsi e consumare il rapporto sessuale a pagamento. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto.
Il cinese, giunto nell’appartamento di Quarto d’Altino dopo circa un’ora dalla telefonata, ha concordato la prestazione e pagato anticipatamente 130 euro. Terminato il focoso incontro, ha iniziato a rivestirsi per andare via, come se nulla fosse. Il transessuale, però, ha notato a quanto pare che il suo cliente aveva altri soldi con sè. Ha estratto da un cassetto del comodino un coltello da cucina con il quale ha minacciato l’orientale con l’obiettivo di prendergli il denaro che aveva ancora nel portafogli. Il cliente è rimasto impietrito e non ha opposto alcuna resistenza quando il brasiliano gli ha soffiato i soldi che aveva ancora in tasca, in tutto 350 euro.
Appena ha potuto, il cinese è scappato dall’appartamento dove poco prima era stato rapinato ed è tornato sulla strada per chiedere aiuto. Ha subito richiesto l’intervento di una pattuglia dei carabinieri al numero di pronto intervento 112. È stata immediatamente inviata una pattuglia della stazione dell’Arma di Meolo. Una volta arrivati sul posto, i militari hanno raccolto le prime testimonianze su quanto poco prima era accaduto nell’appartamento a luci rosse. Poi hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione del transessuale e trovato sia il denaro asportato, sia il coltello utilizzato per le minacce.
Il brasiliano è stato quindi accompagnato negli uffici dei carabinieri di Meolo e arrestato per rapina aggravata. Al termine della redazione degli atti e una volta provveduto alla identificazione, il transessuale brasiliano è stato però rimesso in libertà, dal momento che il pubblico ministero non ha ritenuto di dover richiedere al giudice l’applicazione di misure coercitive. Evidentemente la dinamica dei fatti era molto chiara e non sussisteva il pericolo di inquinamento delle prove. L’udienza dibattimentale sarà pertanto fissata successivamente.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia