Rapina notturna in casa Cavaliere

Il consigliere minacciato dal bandito con un piede di porco: spariti 2.500 euro della campagna di tesseramento del Pdl
BASCHIERI MESTRE 14/07/2008 via Palazzo Municipio conferenza stampa lega nord © Light Image- Bertolin
BASCHIERI MESTRE 14/07/2008 via Palazzo Municipio conferenza stampa lega nord © Light Image- Bertolin

di Laura Fiorillo

CHIRIGNAGO

Una rapina mirata, quello avvenuta la notte scorsa ai danni di Antonio Cavaliere. Il consigliere comunale del Popolo della Libertà si trovava nella sua casa di via Fratelli Cavanis e stava dormendo insieme alla moglie Renata: alle 3.40 qualcuno ha forzato la finestra del piccolo bagno e si è introdotto nell'appartamento. Dopo aver messo a soqquadro salotto e cucina, è salito al primo piano, dove si trovano un secondo bagno e le stanze da letto. Qui ha continuato ad agire indisturbato, forse dopo aver somministrata una minima dose di sonnifero agli inquilini, entrando in ciascuna camera e asportando i cassetti dei comodini per poi portarli di sotto e valutarne con calma il contenuto. Mentre tornava di sopra, dove aveva dimenticato un cofanetto, si è però trovato di fronte il padrone di casa.

«Era alto, vestito di nero e con il volto coperto da un passamontagna – racconta Cavaliere – Non ha detto una parola, brandiva in mano un piede di porco con il quale mi ha minacciato più volte, finché ho gridato che stava arrivando la polizia ed è scappato. Quando sono sceso per inseguirlo, i miei indumenti, le mie borse e tutto il contenuto dei cassetti erano sul pavimento».

Il ladro era riuscito a individuare la giacca del consigliere, dalla quale aveva estratto il portafoglio che conteneva i soldi della campagna di tesseramento che Cavaliere avrebbe versato il giorno dopo sul conto corrente del Pdl: 2.500 euro in contanti. Prelevati anche due orologi Swatch e le chiavi dell'autovettura, una Toyota Rav 4, che fortunatamente è rimasta parcheggiata in garage. Anche se esclude l'ipotesi di una motivazione politica dietro il gesto della rapina, Cavaliere è convinto che il responsabile sia qualcuno che lo stava osservando. Qualcuno che conosce il suo ruolo politico e che sapeva che in questi giorni si stava effettuando il tesseramento, che aveva capito che sarebbe girata una discreta quantità di contanti. «Per fortuna ce li siamo divisi – continua – Io ho preso 250 tessere per alleggerire il segretario della responsabilità. L'indomani li avrei versati come faccio sempre. E proprio stanotte qualcuno è entrato in casa mia per derubarmi».

Cavaliere, intanto, dopo aver denunciato il fatto, si recherà in banca dove dal suo conto personale verserà al partito la somma equivalente a quella sottratta.

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