Rapina in villa, tracce lasciate dai banditi
MARTELLAGO. Tracce biologiche nella Bmw X3 ritrovata dai carabinieri. Su questo e sugli altri elementi raccolti in queste ore stanno lavorando gli inquirenti per risalire ai quattro banditi che giovedì, poco dopo le 21, hanno legato e rapinato in villa nel comune di Martellago i coniugi Della Malva, Leonardo e Maria Zago, titolari delle gioiellerie Leonardo di Mestre, oltre alla loro collaboratrice domestica di origine ucraina.
Gli esperti della scientifica dell’Arma, infatti, stanno analizzando quanto trovato all’interno della vettura, di proprietà della coppia e usata dai malviventi per fuggire: quanto recuperato potrebbe essere molto utile alle indagini. La stessa auto è stata rinvenuta in via Cadorin a Zelarino, vicino al supermercato Cadoro; è stata notata venerdì attorno alle 14 da un passante. L’uomo si era insospettito nel vedere i finestrini abbassati e dentro i portafogli vuoti. E ha chiamato le forze dell’ordine, che hanno fatto in fretta a mettere insieme i pezzi e capire come quella Bmw X3 fosse dei Della Malva.
Intanto stanno emergendo nuovi particolari sui fatti dell’altra sera; intanto il quartetto indossava il passamontagna e i guanti. A marito e moglie, una volta entrati nel garage della villa, hanno urlato «Polizia, polizia, fermi tutti» e da lì la storia è nota, con attimi di terrore per diversi minuti. Gli individui si erano nascosti in giardino, avvantaggiati anche dalla nebbia scesa sul posto; si sono diretti verso il signor Della Malva e la moglie e hanno chiesto della cassaforte. La coppia è stata fatta salire all’interno della villa e si è vista legare i polsi con delle fascette di plastica. Anche la collaboratrice domestica ha avuto lo stesso trattamento.
Ma le tre vittime non hanno subito violenza fisica (il giorno dopo hanno ripreso il lavoro), anche se sono stati attimi di terrore, con i rapinatori che si sono fatti aprire il forziere ma dentro non hanno trovato granché: contanti e qualche gioiello di famiglia. Un valore inferiore ai diecimila euro. Una volta capito che non sarebbero riusciti a prelevare altro, si sono impadroniti della borsa della donna e del Bmw. Non è ancora chiaro se avessero un complice ad aspettarli o, una volta giunti in via Cadorin, si siano dileguati a piedi. Quando i Della Malva e la collaboratrice domestica si sono liberati, attorno alle 22, hanno chiesto l’intervento dei carabinieri, raccontando l’accaduto. In pochi istanti, sul posto sono giunti gli uomini della Compagnia di Mestre e della locale stazione. E si è aperta la caccia alla banda alla ricerca di qualche traccia o errore che abbia commesso durante l’azione o la fuga.
Alessandro Ragazzo
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