Rapina (fallita) con fumogeni in Piazza San Marco a Venezia

VENEZIA. Rapina con fumogeno in Piazza San Marco a Venezia. I banditi lo hanno acceso come diversivo per cercare di rapinare una gioielleria, e non, come era apparso in un primo momento, per assicurarsi la fuga.
E' successo oggi in piazza San Marco, poco dopo le 13. Uno dei fumogeni è stato acceso proprio a ridosso del Campanile di San Marco. Accertamenti in corso da parte delle forze dell'ordine per individuare l'autore e i motivi del gesto. Sul posto si sono precipitati polizia, carabinieri e polizia municipale, per cercare di capire nel dettaglio cosa sia successo.
Stando a una prima ricostruzione a entrare in azione sono stati tre o quattro banditi, forse armati di pistola, ma il colpo ai danni della gioielleria Missiaglia è fallito. Il fumo infatti ha insospettito sia il personale della gioielleria che del vicino Caffè Quadri.
Per cercare il colpo i banditi hanno messo due fumogeni sotto il Campanile, vicino alla porta dalla quale si esce dopo la visita al Campanile, e di questi ne è stato acceso solo uno. Uno dei banditi, dopo averlo acceso, si è allontanato verso la riva, probabilmente indirizzandosi verso Riva degli Schiavoni. Un ulteriore fumogeno è stato messo e acceso nella Calle del Cappello Nero, nel retro Caffè Quadri.
I carabinieri, titolari delle indagini, stanno in queste ore visionando le immagini delle telecamere di sicurezza per cercare elementi utili a individuare i banditi, mentre la squadra scientifica ha analizzato e messo sotto sequestro i fumogeni, compreso quello piazzato a ridosso del campanile di San Marco che non si è acceso.
E' stato un turista seduto ad un tavolo del Caffè Quadri a sventare la rapina. Il negozio reca ancora l'insegna "Missiaglia", ma da tempo ha cambiato propriet e oggi rivenditore di Damiani e Rocca 1794.
La direttrice della gioielleria infatti, intesa l'intenzione dei due finti clienti che erano riusciti a entrare nel negozio, si è messa a colpire la vetrina della gioielleria, attirando l'attenzione di un cliente del vicino Caffè Quadri che, resosi conto di quello che stava succedendo, si è messo ad urlare e ha attirato l'attenzione delle forze dell'ordine.
Ascoltati dai carabinieri numerosi testimoni - la Piazza, in una giornata primaverile, era gremita di turisti - a partire dal personale della gioiellerie e dai dipendenti e dai clienti dei locali che si trovano a ridosso dell'attività.
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