Rapina e paura in tabaccheria

San Donà. Il malvivente ha rotto con una mazza il vetro dell’auto della titolare portando via l’incasso
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - TABACCHERIA IN VIA VITTORIO VENETO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - TABACCHERIA IN VIA VITTORIO VENETO
SAN DONÀ. Rapinata alla chiusura della tabaccheria “Vecchiato”, paura in via Vittorio Veneto per la titolare dell’esercizio martedì sera intorno alle 19.30 circa. La donna ha terminato e chiuso l’attività prima della giornata di festa e non si aspettava che qualcuno fosse nascosto nell’oscurità ad attenderla come un felino con la sua preda inerme. Via Vittorio Veneto era quasi deserta a quell’ora.


Lei è salita a bordo della sua utilitaria posando due borse con l’incasso sul sedile posteriore. Neppure il tempo di girare la chiave nel quadro e ha sentito un fragore improvviso alle sue spalle, seguito dal crepitio dei vetri infranti.


Non ha capito lì per lì cosa fosse accaduto e inizialmente ha pensato a un incidente. Si è voltata di scatto e ha scorto nel buio un uomo piuttosto alto e con il volto parzialmente coperto da una sciarpa vicino all’auto. Rotto il vetro, forse con una mazza o una pietra, il rapinatore ha infilato le mani nel finestrino e ghermito le due borse con l’incasso di circa 2500 euro. Non ha proferito parola ed è corso poco distante per salire a bordo di un’auto che lo aspettava con il motore acceso e pronta per partire a tutto gas.


Un’autovettura di colore scuro, grossa cilindrata che la donna, terrorizzata, non è riuscita a distinguere con precisione anche perché è partita immediatamente. Nell’auto, il complice stava attendendo di caricare il rapinatore per poi iniziare la fuga e dileguarsi tra le strade e laterali di via Vittorio Veneto, nei pressi delle piscine, allontanandosi nel giro di pochi minuti. La donna ha chiamato dunque i carabinieri che sono arrivati sul posto e hanno raccolto le prime testimonianze iniziando le ricerche capillari sul territorio. Dei rapinatori si sono perse però le tracce. I militari dell’Arma hanno anche visionato le telecamere di sorveglianza che potrebbero aver catturato qualche particolare sull’auto e i rapinatori. Potrebbe trattarsi di una coppia di rapinatori che vivono nella zona e non dei trasfertisti. Uomini che conoscono il territorio, magari frequentano la tabaccheria e hanno esaminato i movimenti dei titolari prima di colpire sapendo con certezza che l’incasso sarebbe stato ingente.


Ma gli investigatori dell’Arma al momento non escludono alcuna pista e stanno controllando anche altri colpi che potrebbero essere stati portati a segno nella zona con lo stesso
modus operandi
. Nulla è lasciato al caso per individuare qualche particolare che possa far risalire ai rapinatori i quali potrebbero trovarsi nel territorio e colpire nuovamente.


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia