Rapina alla sala slot, preso il terzo uomo
SPINEA. Rapina alla sala slot di Villaggio dei Fiori, la Squadra Mobile arresta anche un terzo componente la banda. All’appello ne manca uno solo. Ma è questione di poco. Gli investigatori diretti da Stefano Signoretti stanno ora lavorando per verificare se la banda sia responsabile anche di altri colpi.
Lunedì sera, intorno alle 21, dopo la rapina gli agenti, al termine di un inseguimento tra le strade di Spinea, viale Viareggio e via Pastrengo, erano riusciti a bloccare Tiziano Silan, mestrino di 54 anni, e Valentin Cristian Dobre, romeno di 32 anni, autista della banda ed ex buttafuori della sala Bingo di piazza Barche a Mestre. Mercoledì, le indagini avevano portato all’arresto di un terzo componente la banda, Zouhaier Mefteh, 45 anni tunisino. A casa sua, a Carpenedo, gli investigatori hanno trovato la scatola della pistola scacciacani usata per la rapina, una Beretta simile a quella delle forze di polizia che i rapinatori avevano gettato in via Pastrengo durante la fuga. A casa anche parte del bottino. Del resto non era stato difficile risalire all’uomo, infatti aveva lasciato il giubbotto con il cellulare all’interno dell’auto usata per la fuga e poi abbandonata quando si sono infilati in una strada senza sbocco.
La pattuglia della Squadra Mobile lunedì sera era impegnata proprio in un servizio antirapina in centro a Mestre. Mentre controlla alcuni obiettivi sensibili nota una Golf con quattro persone a bordo. I personaggi sono sospetti e inizialmente i poliziotti pensano che si tratti di spacciatori in quanto si muovono in zone dove c’è una forte presenza di pusher. I poliziotti si mettono sulle tracce della Golf e la seguono a debita distanza. L’auto con i quattro a bordo imbocca la Miranese e viaggia spedita verso Spinea. Qui svolta verso il Villaggio dei Fiori e una volta arrivata davanti alla sala slot tre degli occupanti scendono ed entrano nel locale. Una manciata di minuti e i tre escono. I poliziotti capiscono che hanno compiuto qualche cosa di illegale. La Golf si allontana. Ben presto i quattro capiscono che qualche cosa non va, forse si sono accorti della presenza della polizia. Qualcuno dal finestrino dell’auto lancia una pistola cercando di gettarla nel fossato che costeggia la strada. L’arma però colpisce la protezione laterale della carreggiata e rimbalza sull’asfalto. Arriva un’auto che ci finisce sopra. Il conducente si accorge che si tratta di una pistola e quindi si ferma e fa da scudo per evitare che altri automobilisti la calpestino. Nel frattempo arriva l’auto civetta della polizia che controlla la direzione di fuga della Golf. I poliziotti vengono scambiati per banditi, tanto che l’automobilista che si era fermato avvisa il 112 e segnala ai carabinieri come auto sospetta quella della polizia.
Pochi minuti e inizia l’epilogo della vicenda. La Golf imbocca una strada senza uscita. I quattro occupanti scendono. Arrivano i poliziotti. Uno della pattuglia scorge nel buio un uomo, capisce che era a bordo dell’auto e lo blocca. Gli altri colleghi, nel frattempo sul posto sono intervenute pattuglie delle Volanti e del Reparto Prevenzione Crimine di Padova, fermano anche un secondo passeggero della Golf. Gli altri due scappano. Via radio la centrale comunica alle pattuglie che pochi minuti prima era stata rapinata la sala slot di Villaggio dei Fiori. Tutto si spiega. Il primo ad essere bloccato è Tiziano Silan, mestrino ex dipendente Actv licenziato perché sorpreso a rubare nei depositi dell’azienda. Manette poi anche per l’autista Valentin Cristian Dobre, romeno. Dentro l’auto i poliziotti trovano parte del bottino di 15 mila euro rapinati. Ma grazie al giubbotto dimenticato e a un cellulare sanno che uno dei banditi è il tunisino Zouhaier Mefteh. Questo viene catturato mercoledì nella sua casa di Carpenedo. Nell’abitazione gli trovano la scatola della pistola scacciacani usata per la rapina, una confezione di cartucce a salve e altri soldi della rapina. Poi una signora di Spinea consegna i soldi che si è trovata davanti casa. Molto probabilmente denaro perso, durante la fuga a piedi, dal quarto uomo. Complessivamente sono stati recuperati 10 mila euro.
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