Ranger in corso del Popolo contro furti e vandalismi
CHIOGGIA. Rangers di notte per prevenire furti e vandalismi ai danni dei negozi. I commercianti, stanchi di vivere nell’angoscia di ritrovarsi al mattino con le attività distrutte, hanno deciso di organizzarsi da soli e di assumere una vigilanza privata che pattugli corso del Popolo, dal Duomo a Vigo, tutte le notti dall’una alle cinque.
Da oggi girerà un volantino in tutti i bar e i negozi per raccogliere le adesioni e decidere quando partire con il servizio. Da settimane ormai la psicosi in città per furti e tentativi di scasso è alta. I residenti delle frazioni pensano a ronde e a servizi di vigilanza e i commercianti del centro si stanno già organizzando per assumere dei rangers che possano prevenire e anche sventare furti se fosse necessario. L’idea è partita da un gruppo di esercenti che si è poi mossa per chiedere preventivi e informazioni su come funziona il servizio. «Non sappiamo ancora in quanti saremo», spiega Mauro Tiozzo, titolare del bar Jolanda e portavoce del gruppo promotore, «il volantino inizierà a girare domani (oggi ndr) e lunedì lo andremo a ritirare per capire quanti ci stanno. La situazione è critica e non possiamo attendere che le soluzioni ci arrivino dall’alto, dobbiamo muoverci per conto nostro e pensare a qualche forma di tutela. In altri comuni già sta funzionando la vigilanza dei rangers, possiamo replicarla qui senza problemi». In base al preventivo il servizio costerebbe 21.5 euro all’ora a cui va aggiunta l’Iva. Nel complesso si tratterebbe di circa 3.000 euro al mese da spalmarsi sul numero di imprenditori aderenti. Il ranger in auto percorrerà continuamente corso del Popolo, dal Duomo a piazza Vigo. «E’ chiaro», precisa Tiozzo, «che ne beneficeranno anche i residenti che abitano nelle vicinanze dei negozi e lo stesso Comune che in piazza ha palazzi e beni pubblici di valore. I rangers non si gira di certo dall’altra parte se vede un ladro entrare in municipio o forzare la finestra di una abitazione. Anzi la stessa amministrazione potrebbe compartecipare ma non abbiamo intenzione di attendere i tempi del pubblico, noi intanto ci muoviamo se poi qualcuno vorrà unirsi i margini per farlo ci sono. Se come spero saremo un numero consistente la spesa inciderà per una cinquantina di euro al mese». Il servizio partirà con una sperimentazione di tre mesi.
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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