Ramadan, tutto pronto per migliaia di musulmani

Nelle prossime ore i fedeli di Allah iniziano il mese di digiuno che si chiuderà l’8 agosto. Il cuore della preghiera sarà nella moschea di via Monzani a Marghera

MARGHERA. Tutto pronto per il Ramadan 2013. La notte tra lunedì e martedì, all’incirca alle due del mattino mentre la maggior parte delle persone dormono, i fedeli di Allah di Mestre e della Provincia, inizieranno il digiuno del Ramadan, con la consueta veglia straordinaria e la “piccola colazione”. Fino all’8 agosto, giorno in cui terminerà il mese sacro (quello in cui fu rivelato il Corano), 29-30 giorni dopo il primo digiuno a seconda della luna, i musulmani dovranno astenersi dal prendere acqua né cibo e dai rapporti sessuali, fino al tramonto, un elevato numero di ore. Un compito ancora più arduo, se si pensa al caldo, all’umido di questi giorni. Eppure anche l’anno passato, i movimenti dei pianeti avevano decretato che il mese sacro sarebbe caduto in un periodo afoso, almeno per quel che riguarda il nostro territorio.

Il cuore della preghiera islamica sarà, come gli altri anni, il centro di Marghera, la cosiddetta Moschea della Misericordia, in via Monzani, dove si riunisce il Civ, vale a dire la Comunità islamica di Venezia e Provincia e dove si recano sempre più persone, tanto che talvolta vengono aperte le porte del capannone e qualcuno prega anche fuori, all’aperto. In via Monzani convergono quasi 30 etnie diverse di stranieri, immigrati di prima e seconda generazione, ma anche italiani convertiti all’Islam che frequentano il Centro culturale e interrompono il digiuno cenando in compagnia. Anche in altre sale di preghiera ci si ritroverà in questi giorni. I fedeli di origine turca hanno la loro sede, i bengalesi, la comunità più numerosa, pregano dal centro di via Fogazzaro, così come nella sede della Cita, in via Paolucci, sempre a Marghera.

I fedeli di Allah, si stanno già organizzando anche per pianificare i luoghi di preghiera in vista della festa finale del Ramadan, la Id Al Fitr, la cosiddetta “festa dell’interruzione” che cade il primo giorno del mese di Shawwal, il decimo del calendario. Un momento importante che catalizza migliaia di persone che pregano a turni, per questo servono edifici capienti: i bengalesi di solito affittano la Plip di via San Donà e l’ex Istituto Edison di via Mameli a Marghera, sempre che nel frattempo non intervengano cambiamenti in corsa che dipendono anche dalla possibilità dell'amministrazione di concedere spazi e da appuntamenti che magari si sovrappongono.

La comunità Islamica di Venezia e Provincia, l’anno scorso ha celebrato la festa per la prima volta in un luogo aperto, nel Parco di San Giuliano, evento che potrebbe anche ripetersi quest’anno, ma non c’è nulla di certo ancora perché se si andasse in questa direzione, servirebbero i permessi, in primis quello dell’istituzione. Nel frattempo il 18 luglio è in programma la consueta serata aperta, alla quale saranno invitati gli “amici non musulmani” della comunità, le istituzioni, il comune di Venezia, lo Sportello Immigrazione, tutti seduti attorno ad uno stesso tavolo.

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