Raid dei ladri negli spogliatoi sono stati rubati 36 smartphone

Entrano negli spogliatoi e rubano 36 cellulari e quasi 500 euro in contanti e oggetti preziosi. La voglia di giocare e il rispetto per la maglia però prevalgono e la partita si gioca lo stesso. Un...

Entrano negli spogliatoi e rubano 36 cellulari e quasi 500 euro in contanti e oggetti preziosi. La voglia di giocare e il rispetto per la maglia però prevalgono e la partita si gioca lo stesso. Un sabato da dimenticare per i giovani atleti di Ac Este e Ac Mestre, impegnati lo scorso weekend nel turno di campionato della categoria Juniores Nazionali. La partita si giocava nel campo sportivo di Granze. Nel corso del primo tempo qualcuno si è intrufolato negli spogliatoi delle due squadre, rubando cellulari (36 in tutto), soldi, catenine e braccialetti d’oro. I ladri sono entrati dal retro degli spogliatoi dopo aver scassinato le finestre dei bagni. Tasche e borselli dei baby calciatori sono stati completamente ripuliti.

Il furto è stato scoperto a metà gara, nel corso dell’intervallo. Lo sconforto del momento è stato superato dalla volontà di giocare comunque, per onorare l’impegno e la maglia. «C’era ben poca voglia di ritornare in campo, però con i ragazzi si è deciso che era comunque giusto portare a termine quell’impegno», confermano i responsabili delle giovanili dell’Ac Este. «Qualora avessero deciso di non scendere in campo, li avrei compresi», dichiara sconsolato ma orgoglioso mister Ivan Galante, tecnico dei mestrini, «I nostri ragazzi si sono dimostrati grandi persone, prima che calciatori e hanno deciso di onorare comunque l’impegno, comprendendo il danno che avrebbero causato alla società e al presidente qualora non avessero disputato la partita. Onorare questa maglia prima di tutto e contro ogni avversità. E hanno vinto. Ma oggi avrebbero vinto comunque, anche se avessero pareggiato». La gara, peraltro, è culminata con una doppia beffa per l’Ac Este, che oltre all’ammanco di cellulari e preziosi ha dovuto fare i conti anche con una sconfitta arrivata ben oltre il tempo regolamentare. Il Mestre, secondo in classifica, ha avuto ragione sugli atestini (ultimi del girone) solo al 94’ e grazie ad un calcio di rigore. E per demonizzare ancor di più l’accaduto, i ragazzi del Mestre hanno pubblicato nel loro sito internet una foto ironica in cui mimano il gesto del telefonino. Il furto è stato denunciato immediatamente ai carabinieri della stazione di Vescovana. Era la prima volta che gli spogliatoi di Granze venivano presi di mira.

Nicola Cesaro

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