Raid contro il circo Orfei domatore all’ospedale
Stavolta gli animalisti non c'entrerebbero nulla. Ancora problemi per il circo Nelly Orfei ospite fino al 7 settembre dei terreni di via Bacchion, sulla rotatoria verso l'area commerciale di Auchan. Il circo ha denunciato, con un comunicato, l'assalto avvenuto verso le 12.30 di ieri da parte di «un gruppo di fanatici armati di accette, coltelli e spranghe di ferro» che hanno fatto irruzione in un momento in cui nel circo non c’era nessuno e «hanno cominciato a sfasciare tutto quello che hanno trovato, vetrate, tavoli del bar, sedie», danneggiando le ruote di alcuni mezzi e tagliando anche alcune corde che sorreggono i tendoni. Un trapezista del circo si è preso un paio di ceffoni, mentre il domatore Alex ha dovuto farsi medicare al Pronto soccorso dell'ospedale per la rottura del setto nasale ma, secondo i circensi, avrebbe riportato anche una ferita da taglio al braccio. Dalle indagini della questura sono esclusi collegamenti per la rissa con gli animalisti del 27 agosto scorso. La pista da seguire sarebbe, invece, quella di un alterco che ha coinvolto verso le 10.30 di ieri il domatore, a bordo della sua auto, e un automobilista, nella zona di Auchan, pare per una mancata precedenza.
Una baruffa a cui avrebbe fatto seguito una sorta di azione punitiva al circo da parte di un gruppo di amici dell'automobilista. Non si tratterebbe di italiani ma di persone dell'Est Europa. «Abbiamo effettuato spettacoli in tutta Europa», dichiara il direttore del circo Darix Martini, «anche nelle zone più malfamate del Sud Italia non avendo mai avuto alcun problema. Quello che è accaduto oggi è qualcosa di assurdo. Non avevo mai visto una cosa del genere: tanta cattiveria per cosa? E meno male che i nostri bambini non erano sotto quella tenda a giocare».
A chiamare la polizia è stato lo stesso Martini, che ha denunciato l’aggressione. La banda di uomini, da dieci a quindici, arrivati su due auto, è poi scappata. «Non abbiamo mai dato fastidio a nessuno né tantomeno abbiamo nemici. Siamo allibiti e ora chiediamo protezione alle forze dell’ordine», continua a denunciare Martini che ha temuto, spiega, che ieri ci scappasse il morto. Sul posto sono arrivati per le indagini gli agenti della sezione Volanti e della Digos, assieme alla Scientifica. Il Circo Orfei fa sapere di disporre di un impianto di telecamere a circuito chiuso e che ora quelle immagini sono a disposizione della polizia, per individuare gli autori dei danneggiamenti al bar del circo. «Ci auguriamo che si trovino i responsabili e che questo non si possa più ripetere in nessun altro circo», conclude Martini, «a prescindere dai danni avuti vogliamo che paghi chi se la prende con chi vuole solo dispensare sorriso e felicità ai bambini e alle famiglie di tutto il mondo e non possiamo tollerare che a nessun nostro dipendente sia toccato un solo capello perché da sempre tutti in questo circo hanno lavorato con dignità e rispetto per tutti».
La Lav di Venezia ha preso subito le distanze dall’aggressione: «Ribadiamo che nessun attivista della Lav ha mai aggredito un circense, né alla manifestazione del 27 agosto scorso a Mestre né in altre occasioni. Chiediamo agli organi di polizia di accertare le responsabilità di questo episodio inaccettabile, così come della vile aggressione ai manifestanti animalisti, alcuni giorni fa». Per fare chiarezza sul parapiglia alla manifestazione, i video della Lav sono stati consegnati alla Digos. Ieri sulla vicenda il Movimento 5 stelle ha depositato una mozione che chiede al sindaco di «non consentire su tutto il territorio spettacoli circensi in cui si sfruttino animali e la verifica delle condizioni di attendamento e di sicurezza». Il Movimento aderisce al presidio, “pacifico e autorizzato”, organizzato da privati cittadini e previsto per stasera dalle 19.30 nell'area antistante il circo.
Mitia Chiarin
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