La Rai cerca una nuova sede regionale. Via da Palazzo Labia, va in terraferma
Avviso pubblico per trovare una superficie tra i tremila e i cinquemila metri quadrati, 40 posti auto e locali magazzino. E intanto sta per tornare sul mercato lo storico fabbricato affrescato dal Tiepolo in centro storico

La Rai non rinuncia alla vendita di Palazzo Labia e cerca una nuova sede regionale in terraferma. Lo dimostra il secondo invito a manifestare per la rilocalizzazione delle sedi regionali di Firenze, Genova e Venezia, lanciato fa dall’azienda radiotelevisiva di Stato.
«In tale prospettiva - recita l’avviso pubblicato - RAI ha interesse ad acquisire in proprietà ovvero in locazione a lungo termine, attraverso una procedura selettiva, in cui verrà assistita da Kroll Advisory SpA, immobili esistenti e/o in fase di edificazione ubicati nel territorio comunale di Firenze, Genova e Venezia aventi le caratteristiche di seguito descritte, allo scopo di trasferire rispettivamente le strutture delle sedi regionali per la Toscana, la Liguria ed il Veneto in immobili di dimensioni più contenute, e tecnologicamente più avanzati in termini di funzionalità e sostenibilità ambientale. Gli immobili proposti dovranno essere resi disponibili, finiti, funzionanti e fruibili entro il termine indicativo di 18-24 mesi. A tale proposito, costituirà titolo preferenziale la dichiarata disponibilità e la comprovata capacità tecnica del soggetto proponente di effettuare a sua cura gli eventuali interventi di personalizzazione dell’immobile e degli impianti elettrici e di condizionamento, necessari a rendere l’immobile proposto pienamente rispondente alle esigenze della RAI».
Indicate anche le caratteristiche delle nuove sedi che la televisione di Stato cerca.
«Superficie lorda fuori terra compresa tra 3.000 e 5.000 metri quadri coperti - si precisa - di cui circa 800-900 metri quadri area utile uso ufficio e circa 500 metri di area utile per locali tecnici di produzione (nell’ambito della quale circa 150 mq, da destinare a studio Tv, a doppia altezza), oltre a circa 300 metri quadri di magazzini e autorimesse e/o parcheggi scoperti per un numero indicativo di 30-40 posti auto».
Riferita a Venezia, è chiara l’intenzione di uno spostamento in terraferma per la disponibilità di posti auto. Palazzo Labia, attuale prestigiosa sede della Rai a Venezia, in situata in un palazzo settecentesco di circa 7.500 metri quadrati che in un salone al piano terra conserva uno straordinario ciclo di affreschi di Giambattista Tiepolo, e importanti opere e arredi d’epoca.
Il Consiglio di amministrazione della Rai aveva manifestato l’intenzione di cederlo «a pacchetto» a un unico operatore immobiliare, con altri edifici come la sede Rai di corso Sempione a Milano, quelle di Genova e Firenze oltre ad alcune proprietà a Roma, con l’obiettivo di incassare complessivamente circa 240 milioni di euro.
Non è ancora chiaro se la Rai abbia già trovato l’acquirente o meno, ma l’operazione nuova sede intanto va avanti. Sull’annunciata vendita era già insorta l’assemblea dei giornalisti della Rai del Veneto al motto «non si vendono i gioielli di famiglia», con richiesta al Ministero della Cultura di esercitare il diritto di prelazione sull’immobile.
Anche il Consiglio comunale aveva votato una mozione contro la vendita. L’allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, già direttore del Tg2 dal 2018 al 2022 (e vicedirettore del Tg1 dal 2009 al 2018), si era detto pronto a esercitare il diritto di prelazione, ma solo per riservare poi il palazzo a destinazione museale e anche il presidente della Regione Luca Zaia si era espresso nettamente contro l'ipotesi della vendita. Che va avanti, però, a quanto pare, anche perché i costi di gestione di Palazzo Labia sono sempre più alti e l'edificio storico necessiterebbe di un profondo restauro.
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