Ragazzo scompare in mare: ricerche vane, è disperso
SOTTOMARINA. «Chi sia stato in compagnia, sotto l'ombrellone, di un ragazzo tra i 18 e i 20 anni, biondo, con costume giallo, lo segnali, per favore, in direzione. Il ragazzo, al momento, risulta disperso». L'avviso, più o meno con questi toni, è rimbalzato, ieri pomeriggio, tramite tutti gli altoparlanti, sul litorale di Sottomarina, dai bagni Nova Marina ai confinanti bagni Astoria e poi ancora più in là.
Ma nessuno ha risposto all'appello, quasi che il ragazzo in questione fosse scomparso dalla memoria delle persone che, con ogni probabilità, erano al mare con lui. Di certo, poco prima, era scomparso allo sguardo dei bagnini, che pure lo avevano chiamato ripetutamente per avvertirlo di rientrare a riva. Il mare era mosso e la bandiera rossa invitava tutti a non rischiare la sia pur refrigerante nuotata tra le onde.
Al suono dei fischietti dei bagnini alcuni erano subito rientrati, ma lui no. «L'ho visto dalla mia torretta, la numero 10» racconta Matteo Boscolo, bagnino del Nova Marina «era al confine tra noi e l'Astoria e si stava dirigendo verso la boa che segna il limite di sicurezza. L'abbiamo chiamato con i fischietti e con la voce, ma lui non si è neppure voltato. Poi è sparito alla vista. Siamo corsi subito io e Federico Veronese, della torretta 11. Poi è arrivato anche Diego Tiozzo della torretta 8 dell'Astoria. Col pattino siamo andati alla boa, ma del ragazzo nessuna traccia. Intanto era stata avvertita la Capitaneria che, poco dopo, è arrivata con un gommone, una motovedetta e una pattuglia sulla spiaggia e ha cominciato le ricerche».
Ricerche infruttuose, come l'appello lanciato dagli altoparlanti, ma non per questo meno intense sotto gli occhi preoccupati di molti altri bagnanti che a migliaia hanno percepito che qualcosa di grave stava succedendo.
Oltre che da terra e da mare, infatti, il corpo è stato cercato anche dal cielo, con l'intervento dell'elicottero dei vigili del fuoco che, per ore, ha sorvolato la zona, e pure da sott'acqua, grazie ai sommozzatori, anche questi dei vigili del fuoco di Venezia, che hanno esplorato la zona attorno alla boa.
Per tutto il pomeriggio è stato un rincorrersi di voci: è vivo, l'hanno visto risalire per conto suo; no, non è vero, gli somigliava ma era un altro; era lui, ma se n'è andato. E così via. Le peggiori previsioni sono sembrate avverarsi verso le 16 quando pareva che il corpo del giovane fosse stato trovato nei pressi della diga. Invece non era vero.
Alle 18 la Capitaneria ha rilasciato la prima dichiarazione ufficiale: «Il giovane risulta disperso, ma non c'è alcuna denuncia di scomparsa. Le ricerche continuano fino al calare del buio, o fino a diverse circostanze che dovessero verificarsi». Cioè se qualcuno lo trova prima. Vivo o morto che possa essere. Sulle ragioni del suo comportamento si possono fare solo ipotesi. La più plausibile è che si tratti di un giovane straniero, cosa che potrebbe spiegare le mancate risposte agli allarmi lanciati dai bagnini: non capiva la lingua e i segnali di pericolo. Le ricerche sono state sospese a sera.
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