Ragazzi della panchina addio a Renzo Alberti

A Marghera erano considerati i “Forever young”, per dirla con i testi di Bob Dylan.
Perdono il loro presidente i “ragazzi della panchina” di Marghera, che si ritrovavano da ragazzi nello spazio dell’ex Sacro cuore di piazza Sant’Antonio, e che da adulti hanno deciso di ritrovarsi all’insegna dell’allegria e da vent’anni hanno portato musica, gioia, solidarietà e divertimento a Marghera e Mestre. Renzo Alberti, classe 1950, al terzo mandato da presidente dell’associazione, se ne è andato stroncato da un arresto cardiaco in ospedale, mentre si preparava alla lotta ad una malattia appena scoperta, un tumore.
«Renzo era il mio fratello di latte, l’avevo sentito lunedì», racconta l’amico di sempre, Gianni Menin.
La sua morte lascia tutti interdetti. L’associazione era nata a Marghera nel Duemila e aveva portato con “C’era una volta il beat”, i cantanti e i gruppi degli anni Sessanta prima al teatro Aurora, poi per tantissime edizioni al teatro Toniolo, all’insegna del tutto esaurito. Per la città sono passati così i New Trolls, Aldo Tagliapietra, Ricky Gianco, Bobby Solo, Mal e tanti altri. L’ultima edizione, a dicembre 2018, si era tenuta all’Aurora, condizionata dalla fatica di reperire fondi, con i Magical Mistery. Ma c’erano anche le gite e le feste del Redentore in piazza Mercato. Per tutti il presidente era lui, Alberti, ex operaio, oggi in pensione, del Petrolchimico di Marghera. Era andato a vivere prima a Mira, poi a Spinea, ma mai aveva dimenticato Marghera, mobilitando gli amici dell’adolescenza per tante iniziative. «Renzo si è sempre impegnato affinché oltre all'aspetto socio-culturale degli eventi dell’associazione, si associasse, come nel caso dell’evento musicale un risvolto di beneficenza: parte del ricavato delle serate veniva girato a tante associazioni meritevoli, Avapo in primis», ricorda il presidente della Municipalità di Mestre, Vincenzo Conte. I funerali si svolgono venerdì 12 luglio presso la chiesa di Santa Bertilla a Spinea, alle ore 11.00. —
Mitia Chiarin
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