Ragazzi costretti a percorrere la Romea

Per raggiungere il Mc Donald’s non c’è altra soluzione. La Coop aveva pagato 2 milioni al Comune per un sovrappasso

CHIOGGIA. Una tragedia annunciata. La morte della quattordicenne Chiara Pavanello, sulla Romea sabato sera mentre si recava al Mc Donald’s con gli amici in sella a una bici elettrica, poteva sicuramente essere evitata.

Due sono i fattori scatenanti che hanno portato ad un mix micidiale, poi diventato tragedia: da un lato la mancanza di un collegamento diretto dalla zona urbana (via Venturini) al centro commerciale senza per forza dover passare per la Romea, la statale più pericolosa d’Italia, dall’altra la scarsa educazione stradale, anche nelle sue regole più elementari, di giovanissimi che sfrecciano in sella alle loro bici elettriche.

Il capitolo del collegamento tra via Venturini ed il centro commerciale Clodì (circa 250 metri in linea d’aria) ha radici che si perdono nel tempo. Attualmente il parco commerciale dispone di una serie di negozi sul lato est della Romea (Clodì) e quindi il Mc Donald’s ed altre attività commerciali sul lato ovest, collegate da una rotonda che passa sotto la statale. Tuttavia, mentre al Clodì esiste anche una fermata degli autobus urbani, chi vuole raggiungere il Mc Donald’s, frequentato soprattutto da giovanissimi, non ha alternative se non la percorrenza della Romea.

Due in bici al buio in Romea, così è morta Chiara

Qualcuno usa da via Venturini  un vecchio cunicolo che passa sotto la ferrovia (spesso però pieno d’acqua) e che attraverso una strada sterrata porta al centro commerciale. La vera beffa però sta nel fatto che a suo tempo la Coop, l’attività principale del Clodì, ha versato nelle casse del Comune di Chioggia 2 milioni e 700 mila euro per le opere di urbanizzazione, che consistevamo nella realizzazione della rotonda d’ingresso (cosa poi ovviamente avvenuta) ma anche nel passaggio diretto verso via Venturini. Strada che però non ha mai visto la luce, nonostante quei soldi rimangano nel bilancio comunale perché spendibili solo per questo progetto.

Tuttavia, nonostante i mille problemi sorti (tra i quali anche gli espropri dei terreni), nei primi mesi del 2016 è stato trovato un accordo con Anas e Ferrovie dello Stato per lo scavalco con un sovrappasso della linea ferroviaria, progetto che però continua a rimanere chiuso nel cassetto.

Sulla vicenda interviene l'ex sindaco Giuseppe Casson che ha visto arrivare quella somma durante la sua Giunta. «Volevo precisare», afferma Casson, «che le ragioni per le quali la strada non è stata realizzata e per la quale il Comune ha ricevuto da Coop la cifra indicata, non risiedono certo in opere progettuali decise dalla mia Giunta, ma la motivazione va purtroppo individuata nella necessità di rispettare il famigerato patto di stabilità che impedisce al nostro Comune di spendere le risorse di cui dispone, per un totale di circa 60 milioni di euro» . « Trovo invece triste», conclude Casson, «che il Movimento 5 Stelle inquadri la vicenda come un espediente contabile inventato per turare le falle del bilancio».


Altro nodo focale dell’intera vicenda è la mancata di conoscenza delle più elementari regole del codice della strada da parte di giovanissimi in sella a veloci bici elettriche.

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