Ragazza in overdose da cocaina stretta sugli spacciatori in città
SAN DONÀ. Overdose da cocaina, scattano gli accertamenti in tutto il Basso Piave dopo che una ragazza di vent’anni giovedì sera ha rischiato di morire sul marciapiede di via Battisti. Salvata da alcuni passanti, tra i quali l’ex bagnino di salvataggio Vittorio Canevese e l’agente immobiliare Paolo De Piccoli, i quali hanno allontanato il compagno, anche lui alterato e confuso, quindi fatto largo tra i curiosi per rianimarla in attesa dei soccorsi, la ragazza è stata ricoverata in coma per un mix di alcol e coca.
Dopo una notte al Pronto soccorso, la ragazza è stata ricoverata e dichiarata miracolosamente fuori pericolo, ma sotto stretto controllo medico.
Vedere quella ragazza riversa a terra priva di sensi, pallida e in fin di vita, in preda alla crisi per il cocktail micidiale, ha destato molta impressione nell’opinione pubblica e sollevato ancora una volta il tema della diffusione della droga in città, soprattutto tra i ragazzi. Il sindaco, Andrea Cereser, ha evidenziato la necessità di tessere una rete che sia allargata alle strutture sanitarie, la scuola, le famiglie, le forze di polizia, per fronteggiare la droga tra i giovani.
Giuseppe Cestaro, segretario del Psi e candidato sindaco, aveva sollevato il problema solo pochi giorni prima, denunciando lo spaccio e la presenza di balordi tra viale della Libertà, la zona del parco Agorà dietro il municipio e via Ancillotto-piazza IV Novembre. Il giorno dopo la denuncia di Cestaro, quella ragazza ha rischiato di morire su una strada in pieno centro.
Evidentemente il problema esiste e la droga circola a San Donà, come del resto nelle cittadine limitrofe. Una piaga che è sempre aperta e infetta e dovrebbe coinvolgere tutti gli amministratori del territorio. Massimo riserbo su indagini e accertamenti da parte dei carabinieri. Gli atti saranno trasmessi in Procura e adesso si tratterà anche di ricostruire come i due giovani, la ragazza e il compagno, entrambi della zona, si siano procurati la droga e che tipo di cocaina fosse, se fosse tagliata con altre sostanze e quali.
Il Pronto soccorso e le strutture dell’Usl 4 sono all’avanguardia proprio nell’esame delle sostanze assunte dopo che da anni la dottoressa Carolina Prevaldi ha consolidato i contatti con i centri e laboratori di riferimento nel Nord Italia per l’esame di droghe, in particolare quelle di nuova sintesi.
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