Raffica di multe in via Trieste, cartelli di protesta

Appesi ad alberi e pali contro i disagi della pista ciclabile. I commercianti raccolgono firme e scrivono a Zappalorto

MARGHERA. La pista ciclabile di via Trieste e i parcheggi - a detta di parte dei commercianti - carenti continuano ad essere, contrariamente a quanto speravano gli abitanti, fonte di proteste anche plateali.

Ieri mattina, nel tratto di via Trieste tra via Catene e via delle Case Nuove, appesi ai pali della luce sono apparsi dei cartelli anonimi contro la ciclabile e le multe elevate negli ultimi giorni agli automobilisti parcheggiati in zone vietate, con i quali i vigili, dopo la rottura dei cordoli della settimana passata, hanno deciso di applicare tolleranza zero.

«Una protesta anonima e vigliacca», commenta il delegato Valdino Marangon, «che non serve certo a togliere le contravvenzioni o a cambiare quanto già fatto e deciso in riunioni aperte a tutta la popolazione».

La protesta, che sembra debba continuare con altre iniziative, parte da un periodo di crisi generalizzata che ha portato anche i negozi di Catene, così come l’intera categoria delle botteghe di quartiere, a una perdita di clienti e di guadagni. Perdita che, però, in via Trieste è stata, a detta dei commercianti, ampliata con l’arrivo della ciclabile stessa. Solo negli ultimi sei mesi sono già quattro le attività commerciali della piccola area che per vari motivi hanno cambiato gestione, mentre altre due hanno chiuso definitivamente i battenti.

Così un gruppo di commercianti ha deciso di unirsi in una protesta e, aiutati dal Comitato “Marco Polo a difesa del cittadino” presieduto da Luigi Corò, che peraltro, prende le distanze immediatamente dall’affissione dei cartelli, ha iniziato una raccolta firme all’interno delle attività commerciali e ha presentato le sue lamentele con due esposti.

Le due lettere inviate al commissario Zappalorto riguardano entrambe i disagi creatisi con la ciclabile, ma si focalizzano su problematiche diverse. La prima, all’attenzione del Dipartimento Mobilità, chiede se si sia tenuto conto dei diritti del cittadino e dei commercianti in fase di realizzazione e propone che siano valutate le ipotesi di ricollocamento dei cassonetti e bidoni delle immondizie e l’ eliminazione dei cordoli della ciclabile per creare nuovi posti per parcheggio e scarico merci.

La seconda lettera, indirizzata alla Direzione progettazione ed esecuzione lavori, presenta il problema della mancanza in tutta l’area di parcheggi riservati ai disabili (il più vicino è in via delle Case Nuove) e chiede inoltre l’eliminazione delle barriere architettoniche che impediscono ai disabili l’accesso agli esercizi commerciali della via.

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