Raffica di furti in capanna rubati telefonini e contanti

Lido. Decine di denunce raccolte dalle forze dell’ordine. I bagnanti sollecitano maggiori controlli, il personale invita a non lasciare incustoditi oggetti di valore
07/09/2006-CAPANNE SPIAGGIA EXCENSIOS. INTERPRESS/ BOLLIS -
07/09/2006-CAPANNE SPIAGGIA EXCENSIOS. INTERPRESS/ BOLLIS -

LIDO. Sono decine le denunce raccolte dalle forze dell’ordine in questi primi due mesi di stagione balneare, a seguito dei furti che avvengono tra le capanne degli stabilimenti e nei tratti di arenile libero. Dai portafogli o dalle borse spariscono soprattutto telefonini cellulari e denaro contante. Ma quest’estate il fenomeno sta interessando soprattutto gli stabilimenti organizzati, con i ladri che riescono a intrufolarsi spesso con grande facilità tra le capanne, sfruttando ogni minima disattenzione da parte di chi le ha affittate.

In passato, nelle spiagge del Lido erano numerosi gli episodi legati al furto di costumi e asciugamani, e spesso venivano svuotati gli armadietti che per lo più contenevano merendine o bibite. Con il passare degli anni la situazione si è evoluta in negativo, e l’anno scorso i ladri si sono concentrati molto sulle spiagge libere, specie il Blue Moon. Il bagnante di turno lasciava incustodito zainetto e vestiti per andare a fare il bagno, e quando ritornava non trovava più nulla, con persone alleggerite anche di pantaloni, scarpe e maglietta, e qualcuno che è ritornato in albergo a piedi nudi e con l’asciugamani sulle spalle. Furti che hanno interessato e interessano tuttora i Murazzi e le spiagge libere di San Nicolò e Alberoni.

Ma, come hanno insegnato i quattro giovani campeggiatori cileni sorpresi dalla polizia due settimane fa, rubare nelle capanne si rivela più fruttuoso. Ed ecco che quest’anno si sta registrando un picco di episodi simili con telefonini, a volte tablet e anche braccialetti in oro che hanno preso il volo.

Nel caso dei cileni sono stati anche recuperati, ma la maggior parte delle volte i legittimi proprietari sono stati costretti a dire addio ai loro averi. Inevitabile l’appello dei bagnanti al personale di spiaggia e alle forze di polizia affinché vengano incrementati i controlli, ma da queste stesse giunge l’invito a prestare massima attenzione recandosi in spiaggia senza preziosi o computer, e tenendo sempre d’occhio la capanna oppure lo zainetto in riva al mare.

Simone Bianchi

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